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Cohousing, sistemi abitativi per condividere stili di vita sostenibili e solidali

13-07-2010 / A parer mio

di Caterina Presti

È alto nella città estense l'interesse per la imminente realizzazione del primo cohousing, un sistema abitativo in cui si affianca la privacy di un appartamento privato alla possibilità di condividere spazi e interessi comuni, come una bella sala, una biblioteca, un orto, locali e angoli comuni per bambini, un cortile come quello di una volta, vicini disponibili, il tutto con evidenti vantaggi sociali, ambientali ed economici.
"Il cohousing è una modalità residenziale costituita da unità abitative private e spazi e servizi comuni ed è caratterizzata da una progettazione e gestione partecipate, condivise, consapevoli, solidali e sostenibili, lungo tutto il percorso. Gli spazi e i servizi comuni ove possibile sono aperti al territorio". Questa la definizione condivisa dalle oltre 25 associazioni e gruppi italiani riunitisi a Firenze il 10 aprile 2010 per la costituzione della Rete Nazionale Cohousing, mentre a maggio 2010 si è tenuta a Stoccolma la Prima Conferenza mondiale sull'abitare collaborativo.
Dal 2009 l'Associazione "Cohousing Solidaria", nata a Ferrara dall'esperienza dei gruppi di acquisto per dar vita nella nostra città ad esperienze abitative basate sui principi del cohousing, con l'aiuto di una facilitatrice finanziata dal Bando "Famiglie per le famiglie" ha realizzato un percorso di formazione del primo gruppo di cohousers. Si sta procedendo con un'analisi di fattibilità di un immobile, per circa 15 famiglie, che potrebbe essere idoneo a questa esperienza con l'intenzione di procedere nel caso risulti economicamente sostenibile. Si valuterà la possibilità dell'autocostruzione e si prevede una particolare attenzione all'aspetto energetico.
Il cohousing ferrarese sarà una efficace risposta di solidarietà intergenerazionale alla quotidiana difficoltà di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, sia per le famiglie tradizionali che per single, giovani, madri capofamiglia, anziani e disabili.
Sarà un'esperienza civica-sociale che salvaguardando la singolarità nei rapporti con l'altro invita alla mediazione di bisogni e volontà a favore del benessere della collettività, attraverso la partecipazione alla gestione dei servizi comuni.
Potrà quindi assumere la duplice veste di laboratorio democratico e di vicinato solidale.
Perché le P.A. potrebbero trovare interessante questo modello abitativo?
Il cohousing è una risposta vantaggiosa, che aggiunge alla soddisfazione della necessità abitativa il calo del disagio sociale tramite l'aumento della prevenzione e dei servizi senza che questi vadano ad incidere sul bilancio comunale.
Molti economisti internazionali concordano nel sottolineare che quando la famiglia si chiude in sè stessa il benessere socioeconomico ne risente. Aprendo la famiglia verso il vicinato si investe in capitale sociale, quindi in benessere e felicità dei cittadini, che ritornerà come capitale economico. Insomma, perché non vivere meglio spendendo meno?

Per informazioni:
sito internet www.cohousingsolidaria.org
e-mail info@cohousingsolidaria.org