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mercoledì, 14 maggio 2025.

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Da dove cominciare?

10-09-2010 / A parer mio

di Vincenzo Musella *

A volte ci chiediamo,come si farà a sopravvivere ancora alle farsa del paese irreale rappresentata dai media. Il primo impulso è andare via. Andare lontano! Ma intanto è qui che si decide il nostro destino. Sembra che il paese sia in svendita. Possibile che la legalità sia tornata, come anni fa,ad essere invisa ai cittadini tanto da essere considerata un ostacolo allo sviluppo e all'occupazione? Se così fosse, di che ci si lamenta: le condizioni del territorio italiano oggi non sono esattamente quelle determinate per decenni dall'illegalità e dalla malavita? Non dovrebbe già ora andare tutto bene? L'esperienza non ci ha insegnato niente? Una cosa si, certamente, dove c'è rassegnazione e sfiducia nell'oggi e nel domani,lì c'è l'assenza della politica (destra e sinistra). Da dove cominciare, allora?
Non ci sono ricette facili e gratuite, ma certamente dalla gente, facendo scaturire le idee dai tanti bisogni del territorio:misurandosi con i problemi spinosi della quotidianità. E mettendo energie giovanili nei progetti. E soprattutto,entusiasmo e fantasia,altrimenti non si riesce a camminare verso il futuro. Avere fiducia nello Stato è la sola opportunità che ci resta. Se avere fiducia nello Stato è la sola opportunità che ci resta, bisogna ricordare allora che lo Stato siamo soprattutto noi,che è nostro dovere continuare dove uomini come; Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e gli uomini della loro scorta, Don Peppe Diana, Federico Del Prete (sindacalista ucciso a Casal di Principe 2002),Mimmo Beneventano (Consigliere PCI Medico ucciso a soli 32 anni nel 1980 ad Ottaviano), Marcello Torre (Sindaco di Pagani 1980 ucciso perché resisteva a dare appalti alla camorra per la ricostruzione) Angelo Vassallo e purtroppo tanti altri, hanno lasciato.
Dal loro spontaneo esercizio della volontà, che era l'unico modo che conoscevano per vivere. Bisogna pensare a quella volontà più forte di ogni paura. Perché il ricordo di quelle volontà genera il rispetto che si deve agli uomini veri. Il rispetto che non si può comprare con valigie di soldi,ne estorcere con armi di grosso calibro. Ed è quel rispetto che noi proviamo che non dobbiamo dimenticare. Perché in nome di quel rispetto è necessario che si educhi la Comunità.

* - associazione Gli Irregolari