Giorgio Bassani è tornato nella sua città
20-10-2010 / A parer mio
di Silvana Onofri *
Non lasciarmi solo a scavare nella mia città a resuscitare/grado a grado alla luce/ciò che di lei sta/sepolto là sotto il duro/spessore di ventimila e più giorni
e sicuramente a Ferrara, almeno in questi giorni, Giorgio Bassani non è stato lasciato solo.
E' trascorsa una settimana dall'inaugurazione della mostra "Giorgio Bassani. Il giardino dei libri" e la città e il territorio fervono di iniziative. Il consuntivo della mostra è di tutto rispetto: ai numerosi ferraresi attenti e curiosi che ricercano nelle bacheche della mostra nomi noti, si aggiungono i più giovani che scoprono, forse per la prima volta, lo scrittore ferrarese nella sua modernità. I numerosi pannelli, impreziositi da suggestive fotografie, accompagnano e movimentano una mostra documentaria che non annoia e suscita curiosità. Molti dei visitatori della mostra del palazzo dei Diamanti attraversano la bassaniana Ercole I d'Este, riconoscendo il nome di Giorgio Bassani che fronteggia quello di Chardin. Una felice coincidenza, anche perché, come ricorda Paola Bassani, il pittore del silenzio era molto apprezzato dal poeta ferrarese che lo accostava all'amato Morandi.
I convegni, decentrati nel territorio e coordinati dall'Università agli Studi di Ferrara e dalla Fondazione Giorgio Bassani, hanno messo in rilievo, oltre ai molteplici interessi dello scrittore, anche la sua attualità. A Ferrara, anche alle luce di nuovi documenti, sono emerse le novità della critica internazionale attorno alla narrativa, all'attività redazionale e giornalistica dello scrittore.. A Bologna l'iniziativa "Bassani e il cinema":ha offerto una giornata di studi dove, agli interventi degli specialisti e alla presentazione di nuove pubblicazioni si sono affiancati filmati di Rai Teche, mentre la ricca retrospettiva cinematografica, che proseguirà fino al 29 ottobre presso il cinema Lumière, offre agli appassionati una vasta campionatura di film su pellicola legati a Bassani sceneggiatore e narratore. A Codigoro, dove Bassani ha ambientato il suo "L'Airone", Ripa di Meana, presidente della storica sezione romana di Italia Nostra e membro della Fondazione Giorgio Bassani, ha ripercorso la storia del rapporto tra Bassani e l'Associazione di cui è stato cofondatore, ricordando come Bassani si sia battuto per la difesa del Delta del Po, il recupero delle mura e la conservazione del centro storico di Ferrara e della sua toponomastica.
La mostra e le giornate di studio a Ferrara, a Bologna e a Codigoro, sono un esempio di come la sinergia tra forze diverse permette, anche in una situazione di grandissime difficoltà economiche, di offrire iniziative che arricchiscono il territorio almeno sul piano culturale.
In quest'ottica sabato 23 e domenica 24 ottobre, alle ore 16, l'Associazione Arch'è organizza una visita guidata alla mostra, primo incontro del progetto "La Ferrara di Bassani.Un labirinto stratificato". Accompagna Silvana Onofri.
Il catalogo della mostra è in vendita a Ferrara presso Feltrinelli e Melbookstore, mentre aggiornamenti sulla mostra e sulle iniziative collaterali ad essa correlate sono reperibili e scaricabili da http://sites.google.com/site/archeferrara/giorgio-bassani/giorgio-bassani-il-giardino-dei-libri
* - vicepresidente dell'Associazione Arch'è e membro del comitato scientifico della Fondazione Giorgio Bassani