Acqua pubblica ed enigmistica
02-11-2010 / A parer mio
di Davide Scaglianti *
L'enigmistica dell'acqua pubblica: la maggioranza a guida PD fa l'anagramma alla modifica dello statuto comunale? Trovate le differenze!
Sulla proposta di modifica dello statuto comunale avanzata da PD ed alleati, la cui formulazione recita
"Il Comune riconosce l'acqua quale patrimonio dell'umanità, bene comune, diritto inalienabile di ogni essere vivente, privo di rilevanza economica, la cui gestione non deve essere assoggettata alle norme del mercato interno, in quanto bene essenziale per garantire pari dignità a tutti i cittadini",
si invitano i consiglieri a rileggere il testo della petizione popolare per la richiesta di modifica dello statuto presentata dal Comitato Acqua Pubblica Ferrara già nel marzo 2009, che legge
"riconosce l'acqua quale patrimonio comune dell'umanità. L'acqua è un bene comune, diritto inalienabile di ogni essere vivente. La proprietà, la gestione, l'erogazione del servizio idrico sono servizi di interesse generale, privi di rilevanza economica."
In alternativa si riveda l'ordine del giorno dell'agosto 2009 dove il Consiglio Comunale ferrarese approvava all'unanimità una formulazione del tutto simile alla petizione. Oppure, infine, si confronti con la modifica di statuto adottata ormai da oltre 200 comuni in Italia, ultimo in ordine di tempo è il comune di Trieste.
In sintesi, la definizione del servizio idrico - e non dell'acqua! - quale privo di rilevanza economica, è l'unica formulazione che si oppone direttamente alla norma vigente, dunque l'unica enunciazione utilizzabile al fine di blindare lo statuto comunale e impedire la definitiva privatizzazione del servizio. Tutto il resto è enigmistica amministrativa, inutile a cambiare lo stato dei fatti, quando non addirittura dannosa.
* - Comitato Acqua Pubblica Ferrara