Il tricolore, gli anelli, le parlamentari
14-01-2011 / A parer mio
di Pasquina Ferrari
Gentile Signora Adelina Ricciardelli, ho letto il Suo intervento sulle parlamentari del Popolo della Libertà e l'anello tricolore.
Prima di scrivere qualche osservazione, preciso che da ben 25 anni io porto quasi sempre un anello tricolore. E' una piccola fedina con tre minuscole pietre (smeraldo, brillante, rubino) che ho fatto fare apposta utilizzando la fede di una mia zia scomparsa. Da liberale oltre che avere il tricolore nel simbolo del mio glorioso partito Partito Liberale Italiano, mi piaceva averlo anche con un anello. Quindi quando si è saputo che il presidente Berlusconi aveva fatto omaggio di un anello tricolore alle parlamentari, io l'ho presa come una cosa positiva. Anzi ho pensato come mai i produttori di gioielli non avevano elaborato un anello tricolore proprio in occasione dei 150anni dell'Unità dell'Italia. Infatti l'anello donato è composto da tre fedine con i tre colori, mentre poteva essere un solo anello. Venendo alla Sua nota, contesto che le parlamentari si siano lasciate lusingare dall'omaggio in quanto è noto che il Presidente Berlusconi a Natale è solito fare regali. Cosa che del resto fanno tanti italiani e fanno bene perchè, oltre al piacere di farli e riceverli, sostengono tanti settori economici e quindi contribuiscono alla ricchezza della nazione, con il lavoro di tanti. Mi pare una esagerazione che tal gesto abbia offeso la dignità delle donne. Il pregiudizio sul lavoro maschile e femminile è veramente assurdo e Lei è un ottimo esempio che tale pregiudizio non esiste. Se poi Lei ha dei pregiudizi sui gioielli è cosa Sua, perchè il settore dell'oreficeria, composto da industria e artigiani/artisti, è un importante componente della nostra economia, che contribuisce alla bilancia dei pagamenti con l'esportazione in tanti paesi. Per finire non c'è bisogno di nessun "scatto d'orgoglio contro il mercato dell'ideologia": i gioielli hanno sempre adornato noi donne. Distinti saluti.