Una giornata per parlare di eutanasia
08-02-2011 / A parer mio
di Mario Zamorani *
Il Consiglio dei Ministri ha approvato su proposta del Ministro della Salute la direttiva che indice per il 9 febbraio 2011 la Giornata nazionale degli Stati vegetativi. Il 9 febbraio di due anni fa, è bene ricordarlo, cessò lo "stato vegetativo" di Eluana Englaro e la scelta proprio di questa giornata appare una inutile e persino un po' stupida provocazione, sicuramente di cattivo gusto.
La sottosegretaria alla Salute Eugenia Roccella, un tempo radicale, poi esponente di punta dell'astensione al referendum sulla procreazione assistita e del Family day, ora donna di governo, ha dato l'annuncio della nuova Giornata fin dal 26 novembre in aperta e dichiarata sfida al programma di Fazio e Saviano "Vieni via con me" per il racconto della vicenda di Piero Welby. In questa circostanza la sottosegretaria Roccella ha definito Eluana Englaro "ragazza affetta da disabilità grave". Una definizione che suscita la nostra indignazione: si vorrebbe infatti lasciare intendere che lo stato della donna non fosse irreversibile e che quindi i giudici, autorizzando la sospensione dell'alimentazione forzata, avrebbero in definitiva consentito la soppressione di una disabile.
L'Associazione Coscioni di Ferrara, con il sostegno dei Radicali, ha deciso di replicare a questa brutta provocazione e per mercoledì 9 febbraio organizza una pubblica riflessione sui diritti delle persone, concentrando l'attenzione sull'eutanasia. Un recente rapporto dell'Eurispes ha certificato che il 67% degli italiani è favorevole alla legalizzazione dell'eutanasia, per cui appare del tutto anomalo il comportamento del mondo politico, che ignora completamente questa questione.
Associazione Coscioni e Radicali per mercoledì 9 in Comune, nella sala dell'Arengo, alle ore 17.30 organizzano un pubblico incontro per parlare di eutanasia. A partire dal titolo "diritto di vivere, diritto di morire" intervengono Carlo Pancera (Storia della pedagogia, Università di Ferrara) e Paolo Veronesi (Diritto costituzionale, Università di Ferrara); coordina Mario Zamorani (Associazione Coscioni) e porterà un saluto Francesco Colaiacovo (presidente del Consiglio comunale).
Verrà anche proiettato il video sull'eutanasia che tante polemiche ha suscitato nelle scorse settimane. Si tratta di uno spot prodotto in Australia che il governo locale ha censurato e che è stato tradotto in italiano dall'associazione Coscioni e dai Radicali. Nel video, che complessivamente dura 46 secondi, si vede un attore seduto su un letto nei panni di un malato terminale. L'uomo dice: "La vita è una questione di scelte. Ho scelto di fare l'università, ho scelto di sposare Tina e di avere due figli splendidi. Ho scelto che macchine guidare, ho scelto questa maglietta, ho scelto questo taglio di capelli. Quello che non ho scelto è di diventare malato terminale. Non ho scelto di patire la fame perchè mangiare mi fa male come ingoiare lamette da barba. E certamente non ho scelto che la mia famiglia debba vivere questo inferno assieme a me. Ho fatto la mia scelta finale, ho solo bisogno che il Governo mi ascolti". Gli ultimi secondi, poi, sono una scritta nera su sfondo bianco. "Il 67% degli italiani è favorevole alla legalizzazione dell'eutanasia (Rapporto Eurispes 2010)".
In questi giorni su iniziativa dei Radicali verrà anche depositato un ordine del giorno perché il Consiglio comunale si rivolga al Parlamento per chiedere "la realizzazione di un'indagine conoscitiva sul fenomeno dell'eutanasia clandestina nel nostro Paese e una rapida discussione delle proposte esistenti in materia di eutanasia".
* - Associazione Coscioni di Ferrara