San Valentino e l'arte poetica di Ferraguti
14-02-2011 / A parer mio
di M.Cristina Nascosi Sandri
Alfonso Ferraguti, poeta dialettale, studioso, filologo e 'al secolo' agronomo originario di Marrara, scomparso l'antivigilia di Natale del 1980, oltre trentacinque anni fa, dunque, grazie ad un salto di cultura e temporale di circa duemila anni, aveva realizzato, con anticipata modernità rispetto all'ormai un po' obsoleto modus scribendi vernacolare locale, l'Ars Poetica di oggigiorno, ricalcando l'antico Catullo e, data la sua ricca formazione umanistico - classica, gli antecedenti neoteroi greci come Callimaco.
Solo Bruno Pasini, suo amico, sodale, il poeta-vate di Massafiscaglia cui la sua città natale ha dedicato dopo la sua morte, avvenuta nel gennaio del 1999, un concorso assurto ormai a livelli nazionali, poteva stare, poeticamente, alla 'pari' di 'Fonso' Ferraguti.
La lirica che segue è un semplice, essenziale, stupendo hymne à l'amour, dal sapore, manco a dirlo, 'classico', quanto mai in tema per questo San Valentino.
Alfonso FERRAGUTI
Ad stéll ch'póssa far lus*
Quand a fa scur, al zziél
al s'impinìss ad stéll
Agh'è quéli dla Ciòzza
e il stéll dal Carr
agh n'è che più t'in cónt più in salta fóra:
agh n'è tanti e pó tanti e tanti ancóra
agh n'è che t'an sa più quali guardàr!
Mo in tèra, chi in tèra ad banda a mi,
ad stéll 'ch póssa far lus, t'agh'jé sól ti!
DI STELLE CHE POSSAN BRILLARE (Trad. di MCNS)
Quando si fa sera, il cielo
si riempie di stelle
Ci son quelle dell'Orsa
e le stelle del Carro
più ne conti e più ce ne sono:
ce ne son tante e poi tante e tante ancora
ce ne son talmente che non sai più quali ammirare!
Ma in terra, qui, accanto a me,
tra le stelle che posson brillare ci sei solo tu
*Da: LA POESIA DIALETTALE FERRARESE Antologia di opere tra Città e Provincia, a cura di Maria Cristina Nascosi, Ferrara, 1998