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La Porta degli Angeli, un frammento della nostra storia

16-03-2011 / A parer mio

di Silvana Onofri

"La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. (Art. 9 della Costituzione)"
Il 16 e il 17 marzo, in occasione della Notte Tricolore, la Porta degli Angeli, uno dei luoghi più suggestivi di Ferrara, mette in mostra se stessa. Questo "monumento storico", affidato per la sua gestione alla RTA"Progetto Porta degli Angeli" , quando e aperto in occasione di esposizioni ed eventi ad esse correlati, si riempie di visitatori e diventa luogo di aggregazione di artisti e di richiamo per cittadini e turisti, ma in alcuni rari momenti magici, quando l'edificio è vuoto, la Porta degli Angeli fa sentire prepotentemente la propria voce e a parlare sono i di- segni lasciati dal tempo sui muri, sui pavimenti, nel terreno e gli spazi, ri-scoperti o re-inventati nel corso della sua storia.
Per due giorni la Porta diventa protagonista: nel cortile del corpo di guardia, il gruppo di scherma storica della Corte Ducale mette in atto le regole del "Flos Duellatorum", il trattato scritto a Ferrara dal maestro d'armi Fiore de' Liberi per il Marchese Niccolò III, mentre i diversi livelli della Porta, su cui si snoda la performance di Urbanica, vengono esaltati dalla danza che è non solo forma espressiva "pura", ma anche studio del movimento e dei rapporti che intercorrono tra il corpo e i singoli ambienti.
Posta al termine o all'inizio dell'antica via degli Angeli, a seconda che si entri dal sottomura o dalla corte, e in queste giornate entrambi gli accessi saranno praticabili, la Porta, conosciuta anche come "casa del boia", ha preso il nome dalla via Angeli, antico toponimo quattrocentesco di c.so Ercole I d'Este, ed è un monumento storico della città di Ferrara che come tale va conservato e valorizzato.
Nata come torre d'avvistamento al centro delle mura rossettiane, nel 1506 la Porta viene citata dallo storico Zerbinati a proposito dell'esposizione dei corpi squartati di tre traditori: "le teste loro sono poste sopra la Torre della Ragione in cima di tre lanze, e li quarti alle porte di San Giovanni Battista, degli Angeli et di San Benedetto". Solo nel Cinquecento avanzato, con l'aggiunta della casetta del corpo di guardia che ingloba parte del camminamento di ronda, la torre assunse le caratteristiche di un vero e proprio caposaldo armato. Era collegata al rivellino, su cui erano posizionate le artiglierie pesanti di Alfonso I, da un ponte di legno gettato sul vallo allagato e, nei periodi di pace, aveva la funzione di porta di rappresentanza della città. La tradizione vuole che dalla Porta degli Angeli sia uscito Cesare d'Este, l'ultimo duca di Ferrara quando, nel 1598, la città fu devoluta allo Stato Pontificio e che immediatamente dopo, in ricordo dell'evento, i fornici siano stati tamponati. Si tratta solo di una leggenda, dato che nel XVIII° secolo l'edificio aveva funzione di dogana. In seguito la Porta ebbe diverse destinazioni d'uso che ne hanno modificato profondamente l'assetto originario: macello per maiali, magazzino per lo stoccaggio del fieno, polveriera militare e infine abitazione.
In seguito alle indagini archeologiche condotte negli anni ottanta dai Musei Civici di Arte Antica all'interno del progetto Friet-Mura-Parco e al successivo restauro, è stato recuperato in gran parte l'aspetto cinquecentesco della Porta e, per permettere il riuso dell'edificio e ripristinare il rapporto interno/esterno, sono state costruite, in ferro, scale di collegamento e ballatoi tra le tre quote storiche, e il ponte che collega la Porta al rivellino, ricostruito nel rispetto degli ingombri originali. Dalla torre lo sguardo spazia a 360°: a sud la città, ad est e ad ovest le mura rossettiane e a nord il Parco Urbano che giunge fino al Po.

Programma
16 marzo
Ore 15,00 - 23.00 PortAperta: a cura di Arch'è Associazione Culturale Nereo Alfieri
Ore 16.00 La Porta si racconta visita guidata a cura di Arch'è
ore 21,00 Nel cortile del corpo di guardia : esercitazione degli schermitori della Corte Ducale
Ore 21.30 Sui tre livelli della Porta "Intima libertà di essere movimento" di e con Elisa Mucchi, performance a cura di Urbanica
17 marzo
Ore 15,00 - 19.00 PortAperta: a cura di Arch'è Associazione Culturale Nereo Alfieri
Ore 16.00 La Porta si racconta: visita guidata a cura di Arch'è

ALCUNE FELICI COINCIDENZE: i colori della Corte Ducale sono il bianco, il rosso e il verde, gli stessi del Tricolore, i tre livelli della Porta su cui si snoda la performance di Urbanica alludono a" Le tre età della donna" di Klimt, opera che è stata acquistata dallo Stato Italiano per la Galleria d'Arte Moderna di Roma proprio in occasione del 50° anniversario dell'Unità d'Italia e, infine, c.so Ercole I d'Este , prima di assumere questo nome, era dedicato a Vittorio Emanuele II , primo re d'Italia.

Prosegue la raccolta di materiali documentari sulla Porta degli Angeli, la sua storia, la sua attualità, per la costituzione di un "Archivio" specializzato. La cittadinanza è invitata a portare fotografie, libri, brani letterari e musicali, poesie, video, documentazione di opere d'arte, ecc., dedicati o comunque inerenti alla Porta.

Info:3311055853 (Silvana Onofri) arche.ferrara@gmail.com - http://sites.google.com/site/archeferrara/
RTA "Progetto Porta degli Angeli" info@portadegliangeli.org - www.portadegliangeli.org

Silvana Onofri, referente di Arch'è Ass.Culturale N. Alfieri e consigliere della RTA "Progetto Porta degli Angeli"