Comune di Ferrara

mercoledì, 14 maggio 2025.

Dove sei: Homepage > Lista notizie > Lavoriamo insieme per aprire il mondo

Lavoriamo insieme per aprire il mondo

04-04-2011 / A parer mio

di Gianni Belletti *

Disgraziatamente, nella riflessione generale e nell'elaborazione di politiche statali e interstatali, riguardo il fenomeno delle migrazioni, prevale la paura. La paura genera una regressione del diritto e provoca misure di controllo e di contenimento dei più poveri, che sono percepiti come una minaccia, come indesiderabili. I valori del nostro Movimento, a livello mondiale, sono : l'accoglienza, la solidarietà, la lotta contro le cause della povertà, la convivenza, il riconoscimento delle capacità di ognuno, il favorire lo scambio delle esperienze.
Tutti i giorni pratichiamo un'accoglienza incondizionata. Tutti i giorni cerchiamo alternative a delle situazioni di ingiustizia.
Noi siamo favorevoli alla libera circolazione delle persone perché:
- da un punto di vista etico, non possiamo accettare che ci siano due tipi di cittadini, da una parte quelli che si possono muovere liberamente, e, dall'altro, i più poveri, ai quali è proibito. (oggi se sei nato a nord del Mediterraneo sei di seria A, se sei nato al sud dello stesso mare , sei di serie B)
- si tratta di un diritto fondamentale riconosciuto dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo del 1948 (articoli 13.1, 13.2 e 14.1); ogni passo indietro a questo riguardo, costituisce una regressione della libertà dei cittadini, della dignità umana e del diritto
- le migrazioni e la libera circolazione portano un arricchimento, sia dei paesi di destinazione che dei paesi di origine, grazie alle rimesse economiche dei migranti. Secondo cifre della Banca Mondiale, nel 2007, gli aiuti ufficiali per lo sviluppo arrivarono a 105 milioni di dollari, mentre le rimesse economiche dei migranti arrivarono a 337 milioni di dollari; nel 2008, 107 contro 328 milioni di dollari.
Le misure di controllo delle frontiere e di chiusura, oltre a provocare drammi umani, sono praticamente inefficaci, fomentano l'immigrazione clandestina e il traffico mafioso di persone. (Nella sola Francia, nel 2008, si spesero 700 milioni di euro solamente per le detenzioni e le espulsioni di irregolari).
Se non rimuoviamo questa ingiustizia di fondo, che impedisce a ognuno di spostarsi, le manifestazioni contro le guerre per la pace, le marce, le tavole rotonde e le bandiere alle finestre, rischiano di risultare delle misure non solo poco efficaci, ma anche un po' ipocrite. Se noi, cittadini dei paesi ricchi non prendiamo coscienza di tale ingiustizia, non rimuoviamo una delle principali cause di miseria, e quindi di guerra.

* - responsabile Comunità Emmaus Ferrara