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Solidarietà alla Polizia Municipale

14-06-2011 / A parer mio

Il direttivo dell’Associazione Amici della bicicletta Ferrara

Il direttivo dell'Associazione Amici della bicicletta esprime la propria solidarietà
al corpo di polizia municipale e all'agente aggredito in via Bologna da un
ciclista fermato perché procedeva controsenso sulla pista ciclabile. Un gesto
deprecabile e inqualificabile.
Vale la pena ricordare che ove esiste una pista ciclabile per ogni senso di
marcia, come nel caso del tratto di via Bologna che va da viale Volano a via
Wagner, è obbligatorio usare la pista ciclabile di destra. Non vi sono dubbi sul
fatto che si tratti di pista ciclabile a senso unico anche per via della larghezza
prevista dal codice della strada per le piste a senso unico.
Detto questo non possiamo non rilevare le carenze strutturali di quel tratto di
via Bologna poiché gli attraversamenti ciclopedonali lungo la stessa via sono
poco funzionali e tali da costringere spesso i ciclisti a compiere tratti di pista
ciclabile controsenso per imboccare le laterali di via Bologna, a meno che non
decidano di allungare il percorso, raggiungere un attraversamento, passare
sull'altro lato della strada e riprendere la marcia in senso contrario alla
direzione dalla quale si proveniva per poi imboccare una laterale. Sono molti gli
esempi di attraversamenti su via Bologna penalizzanti che costringerebbero ad
allungare il percorso di centinaia di metri. Un esempio per tutti. Provenendo
dal centro per imboccare via Fabbri un ciclista dovrebbe arrivare fino
all'incrocio con via Argine Ducale, attraversare e tornare indietro, invece sono
molti coloro che, per ovvie ragioni, compiono controsenso i venti metri di
ciclabile davanti la Circoscrizione. Quello è un classico esempio di
attraversamento sbagliato strutturalmente. La lista degli esempi che si
potrebbero fare su tutto il tratto sarebbe lunga. Spesso i ciclisti per comodità
attraversano il prima possibile rispetto alla propria destinazione e compiono poi
tratti controsenso per non allungare il percorso. Di tutto ciò però i ciclisti
devono essere consapevoli e adottare comportamenti rispettosi degli altri e
non arroganti presumendo di essere dalla parte della ragione, così come ci
auguriamo che le valutazioni degli operatori della polizia municipale tengano
conto anche di questi fattori e dei reali comportamenti dei singoli.