Epifania, tutte le feste porta via
07-01-2012 / A parer mio
di M.Cristina Nascosi Sandri
Luigi Vincenzi detto Gigi, maestro elementare e poeta in 'tutte le lingue dialettali ferraresi', è stato ricordato, con le sue opere, più volte su queste pagine web; l'ultima è dello scorso giugno, per non dimenticare di ricordare la sua scomparsa. Un ulteriore suo ricordo è l'ideale mèntore per rammemorare la figura del suo carissimo zio materno, il colonnello Nino Tagliani, pure scrittore e poeta, che per Gigi fu, a propria volta, maestro di vita e di cultura delle radici. Fanghét era lo scutmai (lo pseudonimo) di Tagliani con il quale amava firmare le sue sillogi poetiche pubblicate nel tempo. La prima era stata Bidún, urtìgh e campanèli, del 1969, seguìta da Sfuracèli, del 1976. Al 1978 risale La fiéra di sdazz, l'antologia a quattro mani che volle stendere assieme al nipote Luigi Vincenzi, mentre nel 1985 aveva dato alle stampe l'ultima, Al granadèl.
Sempre del 1978 è La pèrtga dal lóv, la raccolta di poesie dialettali ferraresi da cui è tratta La Vècia, la lirica sull'Epifania che segue: epifania, se si passa il calembour, precorritrice, nelle argute e vivaci asserzioni, di un mondo quanto mai (o, meglio, ancora ?) attuale, purtroppo.
LA VÈCIA
di Nino TAGLIANI detto FANGHÉT
La Vècia, che i putìn i a sémpar sptà
al sié da Znar, rivàda in granadèl,
truvànd tuti i camìn, cla nòt, smurzzà,
la ss'è dmandàda: Cuss è mai 'stal cvèl,
forse chissà, par causa dl'inflazión
i pansarà c'an porta più carbón!
E sse anch la legna l'è dvantàda cara,
cus vót che al ssia davanti a di putìn
che in tut al mónd mò spezialmént a Frara
quand iss dasmìssia i guarda s'al camìn,
anch sse magari tant birbún i è stà,
sse i ssò calzzit i è vód o cucunà.
A ssón dacòrd, purtrop che il tradizzión
i sèrav póch a métar su i fasó
però, sse par truvar 'na soluzzión
a tut i nòstar guai dal dì d'inquó
sla festa di putìn ass fa un marcà,
pensè mo zént indóv a ssén rivà.
LA BEFANA*
La Befana, da sempre attesa dai bimbi
il sei gennaio, giunta su di una scopa,
trovando tutti i camini, quella notte, spenti,
si è chiesta: Ma che cosa è mai questo,
chissà forse, per via dell'inflazione
penseranno che non porti più carbone!
E se anche la legna è diventata cara,
cosa vuoi che sia per dei bimbi
che in tutto il mondo (ma specialmente a Ferrara)
quando si svegliano guardano su per il camino,
anche se, magari, son stati tanto birichini,
se i loro calzini son vuoti o colmi.
Son d'accordo, purtroppo, che le tradizioni
servon poco a metter su la pentola
però, se per trovare una soluzione
a tutti i nostri guai del giorno d'oggi
or si mercanteggia sulla festa dei bimbi,
pensate un po', gente, dove siam arrivati.
* (Trad. MCNS)