Appello alle autorità civili: 2 giugno, ripudiamo la guerra
28-05-2012 / A parer mio
Cittadini ferraresi e rappresentanti di associazioni cittadine
2 GIUGNO, RIPUDIAMO LA GUERRA
Lettera aperta alle Autorità: al Prefetto di Ferrara Provvidenza Raimondo, al Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, alla Presidente della Provincia Marcella Zappaterra, ai deputati eletti nel territorio Alberto Balboni, M.Teresa Bertuzzi, Alessandro Bratti, Dario Franceschini
Noi, cittadini democratici cresciuti nel segno della Costituzione italiana, non comprendiamo perché la Festa della Repubblica, che ricorre il 2 giugno, venga celebrata con le parate militari, la sfilata delle armi, la mostra degli ordigni bellici. E' una contraddizione divenuta ormai insopportabile, quanto più le guerre in corso in diversi Paesi, tra i quali alcuni dove sono presenti i militari italiani, mostrano il segno della loro inutilità.
Noi vogliamo essere cittadini obbedienti alla Costituzione italiana, scritta subito dopo il flagello del secondo conflitto mondiale, e proprio per questo tesa al ripudio della guerra stessa.
E' l'articolo 11. La pace è l'unico valore veramente rivoluzionario, diceva Turoldo, perché costringe a ripensare tutte le categorie del vecchio mondo che è stato costruito sulle macerie delle guerre.
E Balducci, rivolgendosi ai cristiani, ricordava che una chiesa veramente evangelica deve essere come un'obiezione di coscienza piantata da Dio nella carne viva del mondo.
Essere costruttori di pace oggi significa obiettare al sistema di guerra e alle spese militari che la guerra rendono possibile.
Per questo, il 2 giugno a sfilare devono essere, ora più che mai, le forze del lavoro, i sindacati, le categorie delle arti e dei mestieri, gli studenti, gli educatori, gli immigrati, i bambini con le madri e i padri, le ragazze e i ragazzi del servizio civile e tutti colori che, col loro lavoro, rendono fondanti i principi della Costituzione.
Queste sono le forze vive della Repubblica, i militari hanno già la loro festa, il 4 novembre, che ricorda "l'inutile strage" della prima guerra mondiale, come disse il Papa Benedetto XV.
A Lei, come abbiamo già chiesto al Presidente della Repubblica chiediamo di agire al fine di abolire la parata militare del 2 giugno, che rappresenta un'inutile ulteriore aggravante della situazione economica: l'anno scorso l'evento costò quasi 10 milioni di euro.
E' inoltre un vero e proprio scandalo che mentre si impongono pesanti sacrifici a tutti, il Parlamento ed il Governo abbiano confermato l'enorme spesa di oltre 10 miliardi di euro per l'acquisto dei cacciabombardieri F35, strumenti di offesa e non di difesa.
Il 2 giugno vogliamo celebrare l'Italia che "ripudia la guerra".
Seguono firme di cittadini ferraresi e rappresentanti di associazioni cittadine