Giorgio Bassani, il Romanzo di Ferrara e i cinquant'anni del Giardino
11-06-2012 / A parer mio
di M.Cristina Nascosi Sandri
A distanza di meno di due anni, Bologna, città di nascita, come è noto, di Giorgio Bassani, il massimo Cantore della nostra Ferraresità, rende a lui un omaggio diverso dal precedente portogli dalla cineteca felsinea ed avverrà nell'àmbito di Biografilm Festival, evento di notevole rilevanza culturale, nel tardo pomeriggio di lunedì 11 giugno prossimo.
La manifestazione, giunta alla sua ottava edizione, propone da tempo memorie e visioni a volte altrimenti dimenticate, diseredate o, quantomeno, sottostimate e dal punto di vista filmico e letterario e, a largo raggio, artistico.
Lo scorso anno venne celebrato l'essenziale ed ancor unico Archivio Nazionale della Diaristica di Città di Pieve di Santo Stefano, un ente fondato grazie all'intelligenza ed alla tenacia di un giornalista, saggista e critico quale fu Saverio Tutino, mancato poco dopo questa commemorazione.
In esso son conservati memorie, diari, epistolari, auto-biografie e biopics in originale, meglio se dattilo o manoscritti.
Il 'pezzo' più famoso, ormai archetipico, si potrebbe definire, è il lenzuolo matrimoniale su cui, dopo il 1982, Clelia Marchi, una Signora 'semplice' ( nata a Poggio Rusco nel 1912, lo stesso anno di Antonioni ), ma di grande sensibilità, ebbe a scrivere per ricordare la splendida storia d'amore e di povertà vissuta col marito da poco scomparso.
«Gnanca 'na busìa» (Neanche una bugia), la toccante testimonianza, divenne poi il titolo del libro pubblicato varie volte da una delle più note case editrici italiane.
Ma dall'Archivio han attinto registi come Nanni Moretti "per raccontare incredibili favole vere" - come direbbe Giovannino Guareschi - translate anche per il grande schermo.
Là è conservato il manoscritto (ms) "La mia vita col mandolino", l'avventurosa autobiografia poi pubblicata del Maestro Corrado Celada, per oltre cinquant'anni mandolino solista dell'ultracentenaria orchestra ferrarese a plettro Gino Neri.
Ma questa mini-carrellata torna ellitticamente ab ovo per ricordare che, quasi a naturale péndant della mostra a lui dedicata ora al MEIS di Ferrara, il nostro Giorgio Bassani, come si diceva in incipit, sarà ricordato da Martino Gozzi a Bologna in occasione della ripubblicazione de Il romanzo di Ferrara da parte della casa editrice Feltrinelli nella storica collana Le Comete per celebrare i 50 anni della sua opera più famosa, Il giardino dei Finzi Contini.
"Il romanzo di Ferrara" è la storia della mia città in questo secolo, ma anche, seppure trasposta, la mia personale, dall'infanzia agli anni maturi
.ebbe a dire, un giorno, del suo omnicapo d'opera Bassani.