'Pinocchio compie 131 anni' in mostra a Firenze
12-07-2012 / A parer mio
di M.Cristina Nascosi Sandri
Ha aperto i battenti martedì 11 luglio a Firenze, una lunga saga che celebrerà il 131° compleanno del celebre burattino collodiano. L'inizio è con la mostra "Pinocchio in prima visione" alla Biblioteca Nazionale dove son esposte tavole originali di Pinocchio di proprietà del mitico Archivio Storico Giunti e le relative edizioni italiane conservate alla Biblioteca, opera di artisti quali Mazzanti, Magni, Chiostri, Mussino, Mannini, Bernardini, Futiqua e Cassinelli.
La Sala Galileo e i corridoi antistanti ospiteranno i disegni dei personaggi storici del Gatto e della Volpe, la collezione Montblanc Writers editions, dedicata interamente allo scrittore Carlo Lorenzini ( in arte Collodi) e la collezione di Gianni Greco. La Sala Dante è riservata alle 36 tavole di Attilio Mussino della storica prestigiosa edizione Bemporad del 1911. La mostra rimarrà aperta fino al 27 ottobre 2012.
L'evento "PINOCCHIO COMPIE 131 ANNI" è organizzato e promosso dall'Associazione Culturale Pinocchio di Carlo Lorenzini, con il Patrocinio del Comune di Firenze ed è patrocinato da: MiBAC, Comune di Firenze, Associazione Culturale Pinocchio di Carlo Lorenzini.
CARLO LORENZINI DAL RISORGIMENTO ALL'UNITÀ D'ITALIA, ANCHE LINGUISTICO-DIALETTALE
A latere, nell'anno dedicato alle celebrazioni del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia, l'Associazione Culturale Pinocchio di Carlo Lorenzini ha inteso ulteriormente rendere omaggio allo scrittore con la pubblicazione di documenti e riproduzioni d'immagini sulla sua vita e la storia della Toscana dal Risorgimento alla proclamazione del Regno d'Italia.
Tutto ciò viene trascritto in modo accurato dagli autori e dai curatori nei vari capitoli di questa pubblicazione, ciascuno dedicato ad un tema legato ad un periodo storico e ad aspetti singolari della società, evidenziando la funzione unitaria della lingua italiana, l'importanza della cultura, della storia, della politica e delle intime passioni.
PINOCCHIO, il libro forse più tradotto al mondo, e rimanendo proprio in tema di Unità d'Italia anche linguistica, ha l'onore - e l'onere - di aver avuto riduzioni e traduzioni anche in varie lingue dialettali italiane, specie al Nord. Giusta, dunque, una rievocazione dello scrittore che ha dedicato gran parte delle sue energie intellettuali e della sua vita a costruire un dialogo fra le diverse generazioni e realtà della sua epoca. Emerge una bella, curiosa e appassionante immagine della città che tiene a battesimo la nascita dell'identità italiana e la Firenze Capitale d'Italia con le sue trasformazioni urbanistiche ed edilizie. Una suggestiva rappresentazione della vita mondana e culturale vissuta dall'autore che si confrontava con la politica nei salotti, nei circoli letterari, nei gabinetti di lettura, nei teatri, nelle osterie e nei caffé.
E per dirla con le parole di Monica Baldi, Presidente dell'Associazione Culturale Pinocchio di Carlo Lorenzini: "
Gli scritti e le caricature pubblicati dal Lorenzini richiamarono una forte partecipazione popolare ed un consenso diffuso intorno al valore dell'Unità d'Italia, sottolineando l'esigenza di una nuova consapevolezza che ha dato corpo a forti sentimenti unitari (
)".
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