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Su 'Siti' di luglio gli interventi di Bandarin e Isman su tutela e promozione del patrimonio

Sateriale, presidente Città Unesco, scrive a Rutelli: "Servono politiche d'area per rilanciare il turismo internazionale"

29-06-2006 / Giorno per giorno

Due grandi firme, quella di Francesco Bandarin direttore del Centro del Patrimonio mondiale dell'Unesco e quella di Fabio Isman storico inviato del Messaggero, rilanciano su Siti la riflessione su tutela e promozione del beni culturali. Bandarin, in particolare, si sofferma sulla definizione e l'aggiornamento delle politiche volte alla conservazione della città storiche. Mentre Isman, metaforicamente, accende i riflettori sulle mille piazze d'Italia ancora misconosciute.
Il trimestrale di attualità e politica culturale dell'Associazione delle città italiane patrimonio mondiale Unesco nel numero di luglio, in questi giorni in distribuzione, ospita anche una lettera aperta del presidente dell'Associazione stessa, Gaetano Sateriale, al ministro Rutelli, nella quale viene ribadita l'efficacia dei Piani di gestione come strumento di orientamento delle politiche urbanistiche e culturali, e si auspica una loro tempestiva adozione. Sateriale affronta anche il problema della perdita di terreno dell'Italia nel mercato turistico internazionale. "Per il rilancio - sostiene - servono politiche di area ed è necessaria una forte azione del governo centrale che le propizi".
I gioielli liberty di Noto e Siracusa, le crete senesi, il monitoraggio dei monumenti di Modena, il rilancio dell'isola di San Secondo e, ancora, la tutela Unesco sui siti in pericolo, il patrimonio immateriale rappresentato dal tipico "canto a tenore" e infine, nella consueta finestra internazionale, i conflitti che lacerano Cipro ponendo a rischio la tutela dei monumenti dell'isola, sono alcuni dei temi sviluppati da Siti.