Un'iniziativa del Coordinamento nazionale Enti locali per la pace
"Noi possiamo" un quaderno per insegnare la convivenza e il rispetto reciproco
04-10-2006 / Giorno per giorno
La comunicazione che arriva oggi alla scuola deve investire su un modello rivolto alla comprensione e alla tolleranza, per una concreta educazione alla pace e al rispetto reciproco. Un impegno ben preciso del Coordinamento nazionale Enti Locali per la Pace e i diritti umani che, con la fattiva partecipazione del Comune di Ferrara attraverso gli assessorati alla Pubblica istruzione Politiche familiari, Cooperazione internazionale e Pace e Politiche per i giovani, ha realizzato il quaderno 'Io voglio. Tu vuoi. Noi possiamo - Mettiamo al bando la guerra e la miseria'.
Il piccolo volume, che sarà al più presto distribuito a dirigenti e insegnanti delle scuole del territorio, vuole essere una sorta di 'ripasso' degli obiettivi del millennio appena trascorso, la cui realizzazione si allontana purtroppo nel tempo, come il rispetto dei diritti minimi della persona senza i quali non è possibile costruire nessun processo di pace.
"Questa iniziativa - ha ricordato oggi nella residenza municipale l'assessore Mascia Morsucci presentando il volume - vuole essere un atto simbolico ma anche un sostegno per coloro che credono che la partecipazione personale e i piccoli gesti messi in atto nel quotidiano e nella loro realtà possano contribuire a risolvere piccoli e grandi conflitti". E ancora è un invito per tutti gli operatori della scuola a farsi interpreti fattivi di un passaggio educativo che tenga conto della complessità e della diversità, a favore di una cultura dell'ascolto che prepari alla conoscenza e alla comprensione della comunità globale.
"La presentazione di oggi - ha affermato l'assessore Alessandra Chiappini - coincide non a caso con la festa dedicata a San Francesco e seconda 'Giornata nazionale della pace, della fraternità e del dialogo' nella quale l'Amministrazione comunale si riconosce emblematicamente. Grande promotore di pace e del dialogo interculturale in un'epoca complessa e problematica, San Francesco è una figura che ha precorso i tempi e ancora oggi un modello non superato, simbolo opportunamente riproposto dal Tavolo della pace nell'individuazione delle sue politiche volte a ridurre e a prevenire i conflitti. Questo progetto - ha aggiunto l'assessore Chiappini - è una delle tante piccole azioni portatrici di un messaggio culturale messe a punto in questi anni dalla nostra Amministrazione. Siamo convinti infatti che la conoscenza sia strumento fondamentale per abbattere le paure che condizionano anche i nostri piccoli comportamenti quotidiani, per potere insieme dare vita a un nuovo modello di vita che miri alla convivenza, al rispetto reciproco e quindi alla costruzione della pace".