La Cina volge lo sguardo verso Ferrara e le sue politiche di sviluppo sostenibile, giudicandole come un esempio da cui trarre ispirazione. Una delegazione del paese asiatico è infatti giunta, nella mattinata di giovedì, nella residenza municipale per assistere ad una lezione sulle strategie ambientali ferraresi tenuta dalla responsabile del servizio comunale Città sostenibile e partecipata, Paola Poggipollini e da Michele Ferrari, funzionario dello stesso servizio.
Il gruppo, composto da una decina di rappresentanti del ministero delle Finanze e di enti locali della repubblica cinese, è giunto in Italia per prendere parte ad un corso sulla gestione dei progetti di sviluppo, organizzato dal Consorzio per la formazione internazionale, con sede a Roma. La lezione ferrarese è stata inserita nel programma del corso con l'intento di presentare agli ospiti stranieri un esempio di applicazione di politiche ideate e condotte secondo i principi di Agenda 21.
Nel corso dell'incontro, i portavoce dell'Amministrazione comunale hanno illustrato ai colleghi cinesi il processo che, in questi anni, ha condotto Ferrara alla definizione di un piano di sviluppo urbano sostenibile. Particolare interesse è stato dimostrato dagli interlocutori asiatici per i metodi di consultazione della cittadinanza e delle sue rappresentanze che sono stati utilizzati dalle istituzioni ferraresi come punto d'avvio per la formulazione delle strategie di crescita ecocompatibile. Notevole attenzione è stata inoltre suscitata dall'illustrazione dei principi e degli obiettivi del bilancio ambientale, lo strumento di rendicontazione adottato in questi ultimi anni dall'Amministrazione comunale per misurare l'impatto prodotto sull'ambiente dalle diverse attività urbane.