"Hanno vinto la serietà della proposta e la coesione fra tutte le componenti cittadine"
Ermitage, un successo per Ferrara
09-10-2006 / Giorno per giorno
Tutti presenti questa mattina in Castello gli attori che hanno definito la proposta che ha convinto l'Ermitage, uno fra i più prestigiosi musei del mondo, a scegliere Ferrara come propria sede italiana: il sindaco di Ferrara, Gaetano Sateriale, il presidente della Provincia, Pier Giorgio Dall'Acqua, l'assessore regionale alla Cultura, Alberto Ronchi, il rettore dell'Ateneo ferrarese, Patrizio Bianchi, Alfredo Santini, presidente della Cassa di Risparmio di Ferrara e Guido Reggio, segretario generale della fondazione Carife, Roberto Bonora direttore dell'Unione industriali Ferrara, Paola Zigarella e Andrea Alberti della Soprintendenza.
«Ho sempre nutrito una forte speranza nella candidatura di Ferrara ed in un risultato positivo sulla scelta - spiega Dall'Acqua - La concorrenza era agguerrita ma il direttore dell'Ermitage, Mikhail Piotrovsky, ha verificato di persona la nostra estrema coesione. Quella ferrarese, in quanto sede italiana, sarà aperta a qualunque collaborazione esterna». Ferrara ospiterà infatti un centro di ricerca e catalogazione oltre che uno spazio espositivo. Già nel corso di ottobre sono preventivati sopralluoghi per accertare l'agibilità degli spazi già a disposizione ed eventualmente prevedere piccole risistemazioni. La sottoscrizione dell'atto è invece prevista per dicembre e già dalla prima primavera prossima la sede dovrebbe essere operativa.
Soddisfatto anche il sindaco Sateriale che definisce questo «Un importante successo per la città - spiega, confermando l'assenza di qualunque trattativa 'sott'acqua' - . Il merito è certamente dovuto alla qualità della proposta e alla stretta collaborazione tra tutti gli enti coinvolti che rappresentano la città in ogni settore. La nostra proposta è ricca e completa, siamo riusciti ad andare oltre ad una visione localistica e dobbiamo considerare che nei prossimi anni questo determinerà un cambiamento dell'offerta culturale della città». Punta molto sul superamento del campanilismo anche l'assessore regionale Ronchi che appoggia la coesione dei diversi soggetti e afferma: «La storia della città ha avuto un forte peso: è molto che si sta intervenendo in un'ottica culturale. Tutti sappiamo che l'Italia è il paese delle polemiche, ma certe affermazioni uscite in questi giorni sono state davvero inutili. Bisognerebbe imparare a fare sistema anche tra diverse città». Ma un ruolo importante nella scelta finale l'ha avuto anche l'università che, come spiega il rettore Patrizio Bianchi, «È riuscita ad affiancare un'esperienza fondata sulla ricerca ed il lavoro scientifico che difficilmente hanno eguali in Europa». Soddisfazione anche da Carife, Cassa di Risparmio e Confindustria Ferrara, tutti sostanzialmente propositivi nel tradurre concretamente il percorso finora svolto e l'esperienza di cooperazione, applicabile in futuro anche per altre importanti iniziative.
in collaborazione con l'ufficio stampa della Provincia