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Individuata la sede a ridosso del centro storico

Nell'ex carcere di via Piangipane il museo della Shoah

11-10-2006 / Giorno per giorno

Sarà l'ex carcere di via Piangipane ad ospitare il museo nazionale della Shoah di Ferrara. La scelta è caduta su un edificio preesistente, attualmente dismesso e proprietà di Patrimonio Spa, dopo le riserve avanzate dal ministero per i Beni culturali in merito alla sicurezza e all'accessibilità dell'area di parco Bassani inizialmente indicata dall'Amministrazione comunale come possibile collocazione del museo.
"L'ex carcere si trova a ridosso del centro storico e nelle vicinanze del ghetto ebraico - ha affermato il sindaco Gaetano Sateriale - A poche decine di metri ci sono i più grandi parcheggi della città, capaci di 1.700 posti auto, sufficienti a ricevere i circa duecentomila visitatori annui attesi".
L'immobile sarà reso disponibile dallo Stato che, attraverso l'Agenzia del demanio, ne riacquisirà il possesso da Patrimonio Spa, società che si occupa della vendita dei beni pubblici cartolarizzati.
L'operazione consentirà anche la risistemazione urbanistica dell'area compresa fra via Piangipane e il sottomura dei Rampari di San Paolo, "con la creazione di un percorso pedonale di accesso al centro". Per gli interventi di riassetto dell'ex carcere, costruito nel 1912, è disponibile un finanziamento statale di 15 milioni di euro. In tempi brevi, a cura del ministero, dovrà essere avviato il concorso per la progettazione. Il principale vincolo architettonico è il mantenimento dei prospetti esterni, ma sarà possibile la pressoché completa riorganizzazione degli spazi interni.
"Dovremo anche accelerare nell'ideazione scientifica del museo - ha aggiunto Sateriale - che secondo il nostro punto di vista dovrà testimoniare l'orrore della Shoah ma anche la storia della civiltà ebraica in Italia".
A novembre anche Regione Emilia Romagna, Provincia di Ferrara e Unione nazionale delle comunità ebraiche firmeranno l'atto costitutivo della Fondazione che gestirà il museo, già sottoscritto a luglio da Comune di Ferrara, ministero per i Beni culturali e Centro di documentazione ebraica contemporanea (Cdec). Tra le finalità della Fondazione, che avrà sede nella residenza municipale di Ferrara, oltre alla gestione, c'è la valorizzazione del museo, che dovrà raccogliere ed esporre testimonianze sulla Shoah e sulla deportazione degli ebrei in Italia, e la promozione dello studio della storia e della cultura delle comunità ebraiche attraverso attività didattiche, manifestazioni, mostre e concorsi a tema. Per questo la legge mette a disposizione un milione di euro l'anno.