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GIORNATA MONDIALE DELL'ALIMENTAZIONE

Siamo quello che mangiamo

16-10-2006 / Giorno per giorno

Un gruppo di studenti ferraresi questa mattina alla sala Boldini ha vissuto un interessante momento di riflessione e di incontro sulle tematiche del cibo, dell'agricoltura in rapporto alla realtà locale, europea e dei cosiddetti Paesi in via di sviluppo (PVS), tra chi consuma e chi produce. L'occasione è stata fornita dalla ricorrenza della Giornata Mondiale dell'Alimentazione che ha spinto Comune e Provincia di Ferrara in collaborazione con Rete Lilliput, di Commercio Alternativo, di EuropAfrica - Terre Contadine, A.D.I.D. (Association pour le Développement Intégré et Diversifié), di Mercato Diverso, del Progetto Ruanda e di Fattorie Estensi a organizzare una manifestazione pubblica dal titolo "Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei", rivolta agli studenti delle scuole medie superiori del territorio provinciale e ai cittadini, per approfondire come il modello di sviluppo economico adottato in questi decenni ha prodotto da un lato eccessi di produzione e sprechi, con un rapporto sempre più distante tra produttore-prodotto e consumatore, dall'altro carenze alimentari, enormi differenze economiche e lotta impari tra interessi economici forti e mercati fragili.
Numerosi gli interventi che hanno cercato di coinvolgere la platea di studenti, insegnanti e cittadini: Stefano Martini ha parlato di "Kuminda, il diritto al cibo, campagna "Città equosolidali" e "Fa la spesa giusta", Yassia Ouedraogo (Burkina Faso) della campagna "Europafrica" Terre Contadine, Aichetou Traore - O.n.g. A.d.i.d. (Mauritania) Felix Bugingo - Progetto Rwanda Onlus (Rwanda), progetti di cooperazione internazionale sostenuti da provincia e comuni del territorio ferrarese. Sul tema "Campagna e filiera corta", già al centro di numerose iniziative delle istituzioni locali, è intervenuto Paolo Montori in rappresentanza del consorzio "Fattorie Estensi" , mentre sui principi di un "Mercato diverso" ha preso la parola Paola Donati di Bologna. All'incontro hanno partecipato gli assessori Alessandra Chiappini (Cooperazione e Politiche per la pace del Comune di Ferrara), Aldo Modenesi (Commercio e Attività Produttive del Comune) e Sergio Golinelli (Agenda 21 e Cooperazione della Provincia).

LE SCHEDE
CIBO ED ETICA
Kuminda, il diritto al cibo (a cura degli organizzatori)
"Tutti gli esseri umani sul pianeta hanno il diritto fondamentale all'accesso e/o alla produzione di cibo in quantità sufficiente al sostentamento proprio e della comunità di cui fanno parte. Tutte le norme e politiche dovrebbero essere allineate nel riconoscimento di questo diritto fondamentale. Ogni governo - locale, regionale, nazionale ed internazionale - ha l'obbligo di garantire questo diritto, insieme a tutte le misure di sostegno necessarie ad esercitarlo. Esso non può essere negato in nome degli interessi del commercio internazionale o per qualsiasi altro motivo." (Manifesto sul futuro del cibo).
KUMINDA significa CIBO in lingua Papiamentu, parlata in alcune isole delle Antille, idioma creolo sviluppatosi in america latina e che conserva l'influenza di lingue europee ed africane. La campagna promossa dall'Associazione CIBOPERTUTTI ha diversi obiettivi: - mettere "in mostra" una realtà economica, sociale e culturale presente nel Sud e nel Nord del mondo capace di produrre, commercializzare, consumare secondo principi di equità, giustizia e sostenibilità; partendo dai diritti e dalla partecipazione attiva di tutti gli esseri umani, in particolare quelli più frequentemente esclusi dai processi produttivi e decisionali (i poveri, le donne, i minori, ecc.); - in armonia con l'ambiente circostante; mettere "in relazione" i produttori del Sud e del Nord del mondo, tra loro e con i consumatori, capaci di operare scelte di giustizia economica e sociale; - mettere "in discussione" in modo propositivo le regole legislative, economiche e sociali che determinano oggi squilibri inaccettabili tra le popolazioni, i generi, le aree geografiche, i gruppi sociali.

CIBO E SALUTE (fonte Rete Internet)
I giovani italiani, secondo il Rapporto dell'Unicef La condizione dell'infanzia nel mondo del 1998, stanno diventando i più grassi d'Europa perché mangiano troppo e male. Da dati recenti il 35% dei nostri bambini e pre-adolescenti ha problemi di sovrappeso e obesità, dovuta, nel 95% dei casi, alle cattive abitudini alimentari, fortemente influenzate dalla pubblicità, che utilizza sofisticate strategie per promuovere il consumo di merende confezionate e bevande gassate. Non cambia di tanto la percentuale di popolazione italiana sovrappeso (33%, oltre 19 milioni di persone) e oltre il 9% (circa 5 milioni di persone) è già obesa. Sono sempre più diffusi, infatti, i modelli alimentari basati sul fast food e sui cibi ad alta densità energetica; con l'aggravante di uno stile di vita sedentario e della mancanza di attività fisica. Tutte cattive abitudini da contrastare. Essere sovrappeso o obeso vuol dire avere un rischio maggiore di malattie cardiache, di ictus e di malattia diabetica, senza dimenticare che l'evidenza scientifica sta dimostrando quanto abitudini dietetiche sbagliate aumentino il rischio di cancro.