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La città estense al settimo posto della classifica di Legambiente

Ferrara si conferma fra le dieci virtuose della sostenibilità

28-10-2006 / Giorno per giorno

Ricchezza di verde pubblico e piste ciclabili, buona presenza di spazi liberi dalle auto e soddisfacente impegno per il risparmio energetico. Ferrara conferma le proprie virtù ecologiche e si mantiene saldamente all'interno della fascia di vertice dell'annuale classifica di Legambiente sulla sostenibilità delle città italiane. Con uno scatto in avanti di due posizioni rispetto allo scorso anno, la graduatoria 2007 la vede collocata al settimo posto, seconda città dell'Emilia Romagna dopo Parma, e davanti a Ravenna e Bologna, rispettivamente sul 17mo e 19mo gradino.
"Diversi sono gli elementi di forza della nostra città che emergono dal rapporto - ha sottolineato stamani in conferenza stampa il sindaco Gaetano Sateriale - e sui quali vogliamo continuare a puntare. Quello ferrarese si delinea in particolare come un territorio costantemente sotto monitoraggio ambientale e questo aggiunge ulteriore valore agli altri parametri di sostenibilità considerati. E' nostra intenzione, tra l'altro - ha proseguito il sindaco - potenziare tale monitoraggio con l'introduzione di un sistema di gestione ambientale del Comune secondo lo standard Emas. Mentre i punti deboli evidenziati dallo studio si riferiscono a fattori già sotto il nostro controllo e oggetto di interventi da realizzare in collaborazione con gli altri soggetti cittadini, in particolare con le ex aziende municipalizzate".
Il rapporto di Legambiente, giunto alla sua tredicesima edizione, viene stilato ogni anno sulla base di fonti statistiche e di questionari rivolti ai 103 capoluoghi di provincia italiani. I dati raccolti vengono sintetizzati in 24 indicatori di qualità ambientale che misurano l'impatto delle attività umane sulla natura, la situazione dell'inquinamento e la portata delle politiche di sostenibilità adottate dalle amministrazioni. La valutazione complessiva di tutti gli indicatori produce poi la graduatoria finale, che quest'anno vede ai primi posti Bolzano, Mantova e La Spezia, seguite da Parma, Trento e Pisa, davanti a Ferrara.
Tra i punti di eccellenza rilevati per la città estense, e sintetizzati dall'assessore Mascia Morsucci durante l'incontro di oggi con la stampa, spicca l'abbondanza di aree libere dal cemento. Con 25,45 metri quadrati di verde urbano per ogni abitante Ferrara si mantiene al quarto posto della graduatoria, all'interno di una cornice nazionale che vede per la metà dei capoluoghi una dotazione di zone verdi inferiore a 5 metri quadri per abitante. Quarta posizione per Ferrara anche nella classifica relativa alle piste ciclabili, con oltre 26 metri ogni cento abitanti, mentre la presenza di dieci metri quadri di ztl per abitante la vede collocata all'ottavo posto in Italia.
Meno positivi appaiono invece i dati sulla qualità dell'aria, seppure in un panorama nazionale generalmente poco rassicurante. Ferrara si attesta al 42mo posto per quantità media annua di polveri sottili, restando sempre in posizioni di centro classifica anche per le emissioni di benzene e biossido di azoto. Fermo a quota 62, come nel precedente rapporto, è il numero di auto private ogni 100 abitanti e invariata è anche la posizione (23ma) nella classifica relativa all'utilizzo dei mezzi pubblici da parte dei cittadini. Indubbiamente migliore è invece la valutazione di Legambiente che assegna a Ferrara il massimo del punteggio sulla capacità di controllo dell'aria.
In tema di rifiuti, emerge una considerevole crescita della produzione media per abitante, con il passaggio dai 677 chili del 2004 ai 735 del 2005. "Un dato che va letto - secondo le spiegazioni del dirigente del settore Ambiente del Comune Alberto Bassi - tenendo conto della scelta politica ferrarese di considerare, a differenza di altre città, ogni tipo di rifiuto, e non solo quelli domestici, come appartenente alla categoria dei rifiuti urbani. Questo per poterli sottoporre tutti alla procedura di gestione pubblica, evitando eventuali comportamenti poco rispettosi dell'ambiente". Decisamente migliore la posizione di Ferrara nella classifica riferita alla raccolta differenziata. L'aumento della percentuale di rifiuti recuperati sul totale di quelli prodotti (dal 31% del precedente rapporto al 36,5% di quello attuale) consente infatti alla città un balzo in avanti di dieci posizioni (dalla 33 alla 23).
Miglioramenti non trascurabili anche sul piano dei consumi idrici procapite, con la riduzione dai 256 litri del 2004 ai 164 del 2005, e un calo delle perdite di rete di 4 punti percentuali (da 32 a 36%) nei dodici mesi. Mentre molto elevato resta il dato sul consumo di energia elettrica, che posiziona Ferrara al 95mo posto della classifica. Discreta invece la valutazione per le politiche mirate al risparmio energetico e alla diffusione delle fonti rinnovabili, così come quella relativa all'"eco-management", ossia al ricorso a procedure ambientalmente corrette da parte delle amministrazioni pubbliche.