NOTA DEL SINDACO GAETANO SATERIALE
Preoccupazione per la vicenda di Lili Ascoli Magrini
13-11-2006 / Giorno per giorno
Desidero esprimere la mia preoccupazione per la sentenza della Sezione d'Appello della Corte dei Conti che nega a Lili Ascoli Magrini il diritto all'assegno vitalizio di benemerenza e le impone la restituzione della pensione fruita dal 2004. Le motivazioni della sentenza secondo cui Lili Ascoli Magrini non ha diritto alla pensione perché non si è trattato di "atti di violenza fisica o morale contro di lei", mi rattristano profondamente perché si rivolgono ad una ferrarese che ha visto la sua intera famiglia perseguitata duramente dal regime fascista. Credo che non considerare come violenza morale diretta contro Lili Ascoli Magrini la deportazione ad Auschwitz della madre, l'internamento del marito, l'allontanamento dei due figli dalle scuole in quanto ebrei e la marchiatura dei documenti in quanto appartenente alla razza ebraica, rischi di costituire un pericoloso precedente nella giurisprudenza, in controtendenza con l'attuale indirizzo che prevede che venga riconosciuta la persecuzione (e quindi il riconoscimento di quanto dovuto) ogni volta che la dignità e i valori fondamentali della persona siano stati calpestati.
Il riconoscimento della violenza e della persecuzione subita dagli antifascisti e dagli ebrei italiani nel corso del regime fascista e la trasmissione della memoria sono un patrimonio di tutta la comunità italiana che deve essere difeso e valorizzato in ogni occasione.
Mi auguro sia possibile la ricerca di una soluzione che possa restituire ad una cittadina ferrarese il riconoscimento che rappresenta in primo luogo un risarcimento morale che la coscienza civile di questa città si aspetta.
Il Sindaco di Ferrara
Gaetano Sateriale