Il sindaco presente all'iniziativa del Liceo classico Ariosto
Inaugurato il giardino dei melograni, simbolo di solidarietà con il popolo Armeno
25-11-2006 / Giorno per giorno
"Crediamo che la conoscenza della storia contemporanea debba servire per costruire un altro presente, in particolare quando riconosciamo che sono stati compiuti crimini contro l'umanità, com'è stato per il genocidio del popolo Armeno nel 1915". Sono le parole introduttive della targa scoperta oggi nel corso dell'inaugurazione del giardino di melograni del liceo classico Ariosto, intitolato d'ora in poi "Giardino degli Armeni". L'iniziativa è stata la tappa conclusiva del percorso di studio su "Il popolo Armeno nella storia, nella cultura, nella memoria" che ha coinvolto gli allievi delle ultime classi dei licei cittadini classico "Ariosto" e scientifico " Roiti" (impegnati con "Gli Armeni tra oriente e occidente: la sfida di una sopravvivenza") e si è avvalsa del patrocinio e della collaborazione della Provincia e del Comune di Ferrara. Il lavoro, nato dal desiderio di approfondire la questione armena nell'ambito della storia europea del Novecento e di conoscerne le dolorose vicissitudini, ha dato vita a un programma di attività complementari, confronti con autori, conferenze, dibattiti, una mostra, proiezioni di film e concerti.
La mattinata era iniziata con un incontro degli studenti del liceo Ariosto con Misha Wegner, figlio di Armin Wegner autore delle fotografie sul genocidio armeno che sono state esposte in questi giorni al Castello Estense. Al termine, alla presenza del Sindaco Gaetano Sateriale e del rappresentante del Comitato dei Giusti Pietro Kuciukyan, è stata scoperta la targa (che riporta anche alcuni versi del poeta Daniel Varujan) ed è stato inaugurato il giardino commemorativo del genocidio del popolo armeno costituito da nove alberelli di melograno, pianta simbolo di quel popolo.
"Questa nuove piante che vanno ad arricchire il vostro giardino,- ha ricordato il Sindaco ai giovanissimi allievi presenti - per gli Armeni rappresentano un simbolo importante, per noi sono la testimonianza dell'importanza di salvaguardare la memoria degli errori commessi nei loro confronti. Abbiamo tutti il diritto e il dovere di testimoniare, tanto più questo avverrà minore saranno le probabilità che analoghi episodi si ripetano".
In conclusione il sindaco ha poi letto un ordine del giorno, votato all'unanimità dal Consiglio Comunale lo scorso 13 novembre, "di solidarietà al popolo armeno nella sua lotta per il riconoscimento della verità e per la difesa dei suoi inviolabili diritti".
LA SCHEDA - Questo il testo dell'ordine del giorno presentato a nome della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi Consiliari e approvato all'unanimità nella seduta del 13 novembre:
IL CONSIGLIO COMUNALE DI FERRARA - CONSIDERATO che il dramma storico del Popolo Armeno è stato riconosciuto come genocidio nel 1985 e nel 1986 dalla Sottocommissione per i Diritti Umani dell'ONU, nel 1987 dal Parlamento Europeo, nel 2000 dal Parlamento Italiano (da tutti i Gruppi Parlamentari) e dalla stessa Corte Marziale Ottomana fin dal 1919;
TENUTO CONTO che lo stesso Parlamento Europeo, il 15/11/2000 ha approvato a larga maggioranza una Risoluzione sulla Relazione periodica 1999 della Commissione Europea relativa ai progressi della Turchia verso l'adesione, e che tale Risoluzione affronta questioni che riguardano il Popolo Armeno in paragrafi significativi in cui si richiede il risconoscimento del genocidio ai danni degli Armeni commesso anteriormente alla nascita della moderna Repubblica Turca;
RILEVATO che il genocidio è il più feroce e disumano fra i crimini in quanto tende all'eliminazione di tutto un popolo, della sua identità, della sua cultura, della sua storia; PRESO ATTO che il riconoscimento del genocidio potrebbe portare un aiuto a risolvere molti problemi in una delle Regioni più a rischio come quella del Caucaso, incrocio di molti interessi politici, economici e religiosi; RICONOSCE la necessità che l'opinione mondiale approfondisca il dramma del Popolo Armeno, così come ha fatto verso l'Olocausto degli Ebrei;ESPRIME la propria solidarietà al Popolo Armeno nella sua lotta per il riconoscimento della verità e per la difesa dei suoi inviolabili diritti.