Fino al 2 febbraio le istantanee di Vicentini in mostra all'archivio storico
Itinerario fotografico alla scoperta delle metamorfosi del Polesine
27-11-2006 / Giorno per giorno
Scorci di un paesaggio in continua trasformazione, immagini di luoghi perduti e ancora ritratti di vita quotidiana e di folclore paesano. E' la storia di una terra e di una popolazione costantemente condizionate dalle bizzarrie dell'acqua quella ritratta dalle istantanee di Vittorino Vicentini sul Medio Polesine tra gli anni '50 e '70 e ora in mostra all'archivio storico del Comune.
L'esposizione, dal titolo "Mesopotamia italica", è curata dai figli dell'autore scomparso, Chiara e David Vicentini, in collaborazione con il Lions club Rovigo, e sarà presentata, assieme al volume che ne raccoglie le immagini, giovedì 30 novembre alle 16,30. All'appuntamento interverranno il vice sindaco di Ferrara Rita Tagliati e l'assessore provinciale di Rovigo Tiziana Virgili, assieme al dirigente del servizio Biblioteche e archivio storico del Comune di Ferrara Enrico Spinelli, al direttore del centro etnografico comunale Gian Paolo Borghi e al presidente del Lions club Rovigo Lorenzo Busatto.
Una sessantina le immagini in mostra, per la maggior parte in bianco e nero e tutte catturate dall'obiettivo di Vicentini nell'area di Arquà Polesine e dei Comuni adiacenti. Le trasformazioni del paesaggio dopo l'alluvione e le scene di vita quotidiana sono i soggetti che gli organizzatori hanno privilegiato per l'esposizione, attingendo dal ricchissimo archivio dell'autore.
Entusiasta studioso e cronista della storia polesana, oltre che insegnante di scuola elementare e media, Vicentini ha coltivato per gran parte della propria vita la passione per la documentazione sia fotografica che scritta delle vicende della propria terra, considerando la sua - come dichiarato dai figli - "un'autentica missione, ad uso dei posteri".
"Con questa mostra - ha sottolineato stamani in conferenza stampa Enrico Spinelli - l'archivio storico intende offrire al pubblico la testimonianza fotografica di una vicenda molto simile a quella del territorio ferrarese. Il Polesine può infatti essere considerato come una terra gemella della nostra, con la quale condivide molti tratti caratteristici primi fra tutti la presenza del fiume e una storia di pericoli ad essa legati. La testimonianza offerta da Vicentini assume una valenza particolare soprattutto per la sensibilità che emerge nella descrizione dei passaggi e delle trasformazioni del costume e della cultura polesane".
La mostra sarà visitabile all'interno della sede dell'archivio storico comunale in via Giuoco del pallone 8, fino al 2 febbraio prossimo, dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13.