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Completato il recupero di palazzo Paradiso

Intitolata al cardinale Riminaldi la restaurata sala di lettura della biblioteca Ariostea

16-12-2006 / Giorno per giorno

Risanata dai danni del tempo, la sala di lettura della biblioteca Ariostea ha ritrovato l'eleganza e la ricercatezza decorativa che nella seconda metà del '700 l'hanno resa splendida cornice di tante cerimonie di laurea. Il merito è dell'intervento di restauro recentemente realizzato a cura del servizio Beni monumentali del Comune e i cui risultati sono stati presentati questa mattina alla città. Ultimo di una lunga serie di lavori di ristrutturazione che nei due decenni passati ha interessato il complesso di palazzo Paradiso, l'intervento da poco concluso ha riguardato anche la "sala ex catalogo" e un altro vano di servizio dello stesso piano nobile, sottoponendo inoltre l'intero edificio ad un complessivo aggiornamento impiantistico.
"Con l'inaugurazione della restaurata sala Riminaldi si conclude il lavoro di riorganizzazione degli spazi e dei servizi della biblioteca comunale Ariostea", ha commentato Enrico Spinelli, dirigente del Servizio Biblioteche e Archivio storico. E l'assessore Alessandra Chiappini di rimando ha confermato che "si chiude felicemente una lunga stagione di interventi e di progetti che ci consegna un polo bibliotecario in cui il patrimonio storico si integra alla documentazione contemporanea, rispondendo pienamente alle moderne esigenze di consultazione e accesso agli archivi". Rosaria Campioni, soprintendente ai beni librari e documentari della Regione Emilia Romagna, ha sottolineato come lo sforzo compiuto "garantisca ora nuove importanti opportunità all'intera cittadinanza e non solo a studiosi e ricercatori".
Con la cerimonia di riapertura degli spazi restaurati che si è svolta stamani è stata resa ufficiale l'intitolazione della sala di lettura al cardinale Giammaria Riminaldi, che fu promotore dell'importante riforma dell'Università di Ferrara del 1771 e arricchì con le proprie collezioni il patrimonio della biblioteca. Tra le opere da lui donate, oltre a sculture, mosaici, soprammobili e libri, anche diciannove ritratti di cardinali, anch'essi recentemente restaurati e ora ricollocati proprio nella sala di lettura. Ad impreziosire l'ambiente contribuiscono poi la ricca e fantasiosa decorazione del soffitto, opera del quadraturista ferrarese del '700 Giuseppe Facchinetti, le antiche librerie lignee che rivestono completamente le pareti, custodendo un prezioso patrimonio librario, e la pavimentazione in cotto che si estende su una superficie di oltre 220 metri quadri. Ciascuna delle componenti di pregio è stata resa protagonista di un accurato intervento di recupero mirato, secondo gli intenti del progetto complessivo, a esaltare la complementarietà degli elementi e l'eleganza d'insieme dell'ambiente.
Accanto alle operazioni di restauro specialistico, diverse sono state anche le opere di consolidamento strutturale che hanno interessato murature, solai e sottotetti. L'opera ha comportato una spesa complessiva di 842mila euro, finanziata per oltre 432mila euro con fondi statali dell'otto per mille e per la quota restante con risorse comunali. L'opera di recupero dei diciannove quadri della collezione Riminaldi, curata da Maria Barbara Stella con la direzione dei Musei Civici di Arte Antica di Ferrara, è stata invece finanziata dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Ferrara.
In mattinata è stata aperta anche la mostra "Callegari, pelacani, sprocani, marangoni, mastellari, merciari, orefici e speziali…a Ferrara tra i secoli XIV e XVIII" Arti e mestieri dagli Statuti dell'Archivio Storico della Biblioteca Ariostea. L'allestimento sarà visitabile fino al 31 marzo (lunedì/venerdì 9-19; sabato 9-13).