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Solidarietà oltre le sbarre

Natale in carcere, il sindaco suona con i detenuti

19-12-2006 / Giorno per giorno

Il Natale in carcere ha un sapore particolare. Senza libertà, nella festa si affiancano l'ombra della malinconia e l'intensità della speranza. Così, alla presenza di questi due commensali muti, la messa celebrata stamattina dal vescovo Paolo Rabitti nella casa circondariale di Ferrara ha coinvolto tutti oltre la liturgia della parola. Con i detenuti, il personale carcerario, il direttore Francesco Cacciola c'erano le autorità cittadine e i rappresentanti di varie associazioni di volontariato a testimoniare, anche laicamente, il senso di una comunità civile che sa essere unita e solidale oltre i confini delle sbarre e oltre ogni steccato. Negli sguardi che si sono intrecciati e nell'omelia del vescovo la comprensione ha cancellato l'ansia del giudizio. Per un attimo, almeno, i ruoli si sono annullati. Uomini e donne si sono incontrati e scambiati gli auguri di un Natale sereno, metafora di giorni per tutti migliori. Con questo spirito il sindaco Gaetano Sateriale ha voluto quest'anno unirsi ai detenuti nei passaggi musicali della celebrazione, accompagnando il coro al flauto traverso. Un modo non rituale di dichiarare, nell'armonia delle note, la partecipe presenza della città.