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Dal 24 gennaio un nuovo ciclo di incontri al centro Langer

La nonviolenza come antidoto alla barbarie contemporanea

22-01-2007 / Giorno per giorno

Si intitola "L'Antibarbarie" il ciclo di incontri con cui la Scuola della nonviolenza riprende la propria attività a partire da mercoledì 24 gennaio, nella consueta cornice del Centro Langer di viale Cavour 142. La nuova serie di appuntamenti prende spunto da un libro di Giuliano Pontara, uno dei maggiori studiosi internazionali del pensiero di Gandhi, e sarà incentrata sul tema della nonviolenza come valido strumento contro i "segni di barbarie" che contraddistinguono la nostra contemporaneità. Le opere e le riflessioni di grandi autori faranno come sempre da supporto alle conversazioni.
Patrocinata dall'Amministrazione comunale nell'ambito del progetto "Ferrara città per la pace", la Scuola della nonviolenza è promossa da Movimento Nonviolento, Legambiente, Gruppo Ferrara Terzo Mondo, Pax Christi e Commercio alternativo. Gli appuntamenti, aperti a tutti gli interessati, si terranno sempre a partire dalle 21.
L'avvio del ciclo sarà affidato, mercoledì 24 gennaio, al segretario del Movimento Nonviolento Daniele Lugli, che, con una riflessione sull'"Apertura al vivente come antidoto alla barbarie", ripercorrerà l'azione di Aldo Capitini, dagli anni Trenta fino alla morte nel '68, con l'insistente proposta della nonviolenza, come concreta alternativa alla preparazione dei conflitti, dalle guerre, coloniali a quella di Spagna, dalla II guerra mondiale ai contrasti della guerra fredda.
Protagonista del secondo appuntamento, mercoledì 31 gennaio, sarà proprio il filosofo Giuliano Pontara, dell'Università di Stoccolma, che converserà con Daniele Lugli sui temi affrontati nel suo testo. Le conquiste civili e democratiche, secondo la sua opinione, appaiono insidiate, anche nei paesi considerati più avanzati, da elementi, provenienti dall'interno e dall'esterno, per i quali sempre più spesso si ricorre al termine "barbarie". Posta a confronto con questi inquietanti aspetti, la proposta di Gandhi sembra offrire importanti indicazioni.
Per l'incontro del 7 febbraio, Elena Buccoliero del Movimento Nonviolento presenterà invece la vicenda di André e Magda Trocmè, come esempio di un'efficace opposizione nonviolenta alla barbarie più estrema ed efferata. Un pastore protestante e sua moglie, conduttori di un collegio per la gioventù in un paese della Francia, hanno saputo unire l'azione di quella piccola comunità riuscendo, sotto l'occupazione nazista, a far espatriare verso la Svizzera migliaia di ebrei, in prevalenza bambini e giovani, sottraendoli così ai forni crematori.
Altro convinto sostenitore della nonviolenza è anche il protagonista della serata del 14 febbraio, introdotta da Stefano Manfredini del Movimento Nonviolento. Si tratta di Pierre Ceresole, figlio del presidente della Confederazione Elvetica, che pur provenendo da una famiglia di grande tradizione militare, si è dichiarato obiettore di coscienza fin dalla I guerra mondiale. Con altri obiettori europei, al termine del conflitto, si è impegnato nella ricostruzione di un centro distrutto, presso Verdun, dando vita al servizio civile internazionale, tuttora attivo, come risposta ai danni della guerra e come strumento di prevenzione dei conflitti attraverso l'incontro di giovani di varie nazioni.
Autore di diverse opere sulla nonviolenza e ricercatore all'Università di Bergamo, Fulvio Cesare Manara, analizzerà la testimonianza nonviolenta di Martin Luther King nella serata di mercoledì 21 febbraio, con riflessioni sulla discriminazione e sul razzismo, ancora oggi alla base di numerosi e sanguinosi conflitti e presenti in maniera avvertibile anche in Europa.
A chiusura della rassegna, mercoledì 28 febbraio, il programma della scuola prevede un incontro con il medico Albert Schweitzer. L'introduzione, affidata a Diana Zarantonello, studentessa in Medicina dell'Ateneo di Ferrara, permetterà di cogliere la complessità e attualità del messaggio di questo missionario, teologo e amico dell'Africa, difensore e protettore dei più deboli ed emarginati.

Per informazioni, centro Langer, tel. 0532/204890, e-mail langer@ferraraterzomondo.it oppure: daniele.lugli@libero.it