Comune di Ferrara

venerdì, 02 maggio 2025.

Dove sei: Homepage > Lista notizie > Un sondaggio telefonico che fa bene a tutti i ferraresi

Al via un'indagine sul rapporto tra inquinamento e tumore al polmone

Un sondaggio telefonico che fa bene a tutti i ferraresi

01-02-2007 / Giorno per giorno

Una volta tanto perdere dieci minuti per rispondere a un'intervista telefonica offrirà davvero vantaggi utili alla salute. L'operazione, curata dall'unità di Epidemiologia dell'azienda Usl di Ferrara e finanziata dall'Amministrazione comunale, coinvolgerà 1.500 ferraresi con un sondaggio mirato a indagare le relazioni tra fattori ambientali e stato di salute della popolazione. A svolgere le interviste, a partire dal prossimo 12 febbraio, saranno gli operatori della società di ricerca Mediatel, che contatteranno un campione di cittadini selezionati tra i familiari di persone decedute per cancro al polmone e per altri tipi di cause.
Scopo dell'indagine, come precisato stamani in conferenza stampa dall'assessore alla Sanità Maria Giovanna Cuccuru, è quello di raccogliere dati necessari a calibrare meglio le strategie delle politiche cittadine per la salute, rendendole il più possibile efficaci, specie in tema di prevenzione del tumore polmonare. Una patologia questa che negli ultimi anni ha avuto una notevole incidenza nel nostro territorio, con un elevato numero di casi legato alle attività in passato svolte all'interno del polo chimico. "Tra gli anni '50 e '70 - ha infatti ricordato l'epidemiologo dell'Usl Aldo De Togni - le aziende chimiche ferraresi hanno utilizzato, all'interno di impianti poi chiusi, decine di sostanze cancerogene, i cui effetti stanno emergendo in questi anni con una cospicua quantità di decessi. Ma altri fattori ambientali presenti nel nostro territorio - ha proseguito De Togni - possono incidere sullo stato di salute della popolazione e con questa indagine speriamo di poterli evidenziare per poi intraprendere le adeguate azioni di prevenzione".
Il campione di intervistati sarà costituito da 1.500 ferraresi parenti di persone decedute fra il '98 e il 2003. Di questi, un primo gruppo sarà formato da 500 familiari di persone morte per tumore al polmone, mentre un secondo gruppo di mille cittadini sarà costituito da parenti di persone scomparse per cause sicuramente non riconducibili a condizioni ambientali o all'abitudine al fumo. Le domande riguarderanno sia lo stile di vita delle persone decedute, sia i loro luoghi di residenza e di lavoro, utili per individuare le zone della città a rischio più elevato. "Tutte le persone selezionate - ha precisato l'amministratore di Mediatel Marco Barbagli - stanno ricevendo in questi giorni una lettera che le avvisa del loro coinvolgimento nell'indagine, preannunciando l'arrivo di una telefonata per la risposta al questionario. I colloqui avranno una durata di circa dieci minuti, ma il contributo che gli intervistati potranno offrire con le loro informazioni sarà di grande utilità per tutti i ferraresi".
"Questa iniziativa - ha sottolineato ancora il direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell'Usl Orazio Buriani - rappresenta la prosecuzione del lavoro di ricerca sul rapporto tra fattori inquinanti e salute condotto in questi anni dall'unità di Epidemiologia. Le informazioni che speriamo di raccogliere dalle interviste, unite a quelle finora emerse, ci permetteranno di chiarire ulteriormente il quadro dei rischi per la salute dei ferraresi, per poter poi avviare le necessarie strategie di prevenzione e di diagnosi precoce".
Tutti i dettagli relativi all'indagine sono stati trasmessi anche ai medici di base che potranno eventualmente supportare i loro pazienti coinvolti.