Il Centro di recupero della fauna selvatica della Lipu fa il bilancio del 2006
Il "Giardino delle capinere", un'opportunità per l'intera città
09-02-2007 / Giorno per giorno
Dal 1996 a oggi sono stati 3323 gli uccelli selvatici feriti che, dopo avere trovato ospitalità e cure al Giardino delle Capinere, sono stati poi liberati in perfetta forma e hanno così potuto rientrare nel loro ambiente. Un dato complessivamente importante che apre il report annuale presentato oggi in Municipio da Lorenzo Borghi, responsabile del Centro di recupero della fauna selvatica di via Porta Catena, alla presenza dell'assessore all'Ambiente Mascia Morsucci e di Elisabetta Mantovani del servizio provinciale Protezione flora e fauna. Gestito dalla Lipu con il sostegno e il contributo di Provincia, Comune e Regione e del volontariato, è sorto nel 1993 ma solo dal 1996 ha attivato un "pronto soccorso" per gli animali feriti consegnati dai cittadini.
Nel 2006 sono stati 756 gli uccelli feriti (fra cui 112 rapaci), accolti al "Giardino delle capinere". Di questi ben 236 guariti e nuovamente autonomi, sono stati liberati. Il numero di arrivi di rapaci diurni o notturni, uccelli acquatici o di semplici rondoni feriti, ha fatto registrare quest'anno un lieve calo. Un fenomeno, hanno convenuto gli operatori, dovuto probabilmente al diffuso timore ingenerato nell'opinione pubblica del virus dell'aviaria. Gli arrivi sono stati più alti in primavera ed estate, mesi normalmente dedicati alla riproduzione (la punta massima di 226 si è verificata a giugno) e minori nei mesi invernali.
Per quanto riguarda le principali patologie riscontrate negli animali soccorsi, il dato positivo registrato lo scorso anno è la totale mancanza di ferite d'arma da fuoco. Numerosi invece gli animali affidati al Centro a seguito di traumi da impatto (investimenti di automobili, presenza di fili elettrici o altri ostacoli) che spesso determinano fratture e ferite, e diversi i casi riscontrati di denutrizione e disidratazione.
Cura e reinserimento degli animali sono compiti specifici ma non unici del Centro. Con la sua sezione didattica attua infatti anche un'importante funzione educativa, per il rispetto e la conoscenza della fauna selvatica, rivolgendosi alle scuole di ogni ordine e grado, fino all'università, aprendo il suo spazio nel sottomura a visite, stage, tirocini e incontri. Una collaborazione che dalle scuole si estende poi ad altre istituzioni ed enti ferraresi con la proposta, ad esempio, di escursioni fluviali agli ospiti dell'ospedale di San Giorgio, la realizzazione di video su temi ambientali con l'Ufficio cinema comunale, l'accoglienza di operatori provenienti dalla casa circondariale.
"Attività fra le più varie e che vanno incontro a diverse esigenze, - ha confermato Lorenzo Borghi illustrando il bilancio dell'attività 2006 - dove però il rispetto per l'animale, per sue caratteristiche e per le sue reali necessità è sempre il legame, il pilastro attorno al quale ruota ogni iniziativa."
"Da questo report - ha affermato l'assessore all'Ambiente Mascia Morsucci - emerge in pieno la valenza ambientale del lavoro svolto dalla Lipu nel recupero degli animali selvatici feriti o malati, ma è soprattutto scorrendo il vasto elenco di enti, associazioni, scuole e istituzioni con cui ha costruito relazioni sul territorio, che si coglie l'importanza del contributo culturale che questa associazione porta al nostro tessuto sociale."