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Inviata una nota ufficiale al Segretario Generale delle Nazioni Unite

Le città dell'Unesco contro la pena di morte

19-02-2007 / Giorno per giorno

"L'abolizione della pena di morte non è solo una necessità dell'individuo, ma il punto di approdo della nostra epoca". È con queste chiare parole che l'Associazione città italiane patrimonio mondiale Unesco si è schierata a fianco del Governo Italiano, del Partito Radicale Nonviolento e di Nessuno Tocchi Caino per la moratoria delle esecuzioni capitali. "Ritengo fondamentale il coinvolgimento delle Amministrazioni locali in queste battaglie, in quanto noi abbiamo il privilegio di farci portatori del pensiero dei cittadini in mezzo ai quali viviamo ogni giorno" - ha ribadito il presidente dell'Associazione Gaetano Sateriale.
Ecco il testo integrale del documento inviato all'ONU:
Noi sottoscritti, Sindaci delle Città Italiane Patrimonio Unesco, pensiamo che l'umanità debba andare avanti e che l'abolizione della pena di morte non sia solo una necessità dell'individuo, il rafforzamento ulteriore della sua sfera di inviolabilità, ma sempre più una necessità storica e universale, il punto di approdo della nostra epoca, il punto di incontro di civiltà diverse.
Dopo l'abolizione della schiavitù e l'interdizione della tortura, il diritto a non essere uccisi a seguito di una misura giudiziaria dev'essere un altro comune denominatore, una nuova e irriducibile dimensione dell'essere umano che fa di tutti noi un'unica comunità.
Noi, sottoscritti, chiediamo alle Nazioni Unite di liberare la Comunità internazionale da questo anacronismo e di stabilire una moratoria universale delle esecuzioni, in vista della completa abolizione della pena di morte.