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Alle Grotte del Boldini dal 12 aprile al 5 maggio la mostra "I vicini scomparsi"

Da Praga frammenti di memorie ebraiche

05-04-2007 / Giorno per giorno

Hanno vissuto per anni in armonia con le altre famiglie delle loro città e nel volgere di poco tempo sono divenute oggetto di odio e persecuzioni, fino alla deportazione nei campi di concentramento. A ricordare le dolorose vicende delle vittime dell'Olocausto giunge a Ferrara una mostra dal titolo "I vicini scomparsi", frutto di un progetto realizzato dal museo Ebraico di Praga, con l'associazione "The forgotten ones", e visitabile alle Grotte del Boldini, dal 12 aprile al 5 maggio prossimi.
Nato nella cornice del rapporto di gemellaggio con Praga, l'evento è promosso dai servizi Relazioni internazionali e Città bambina del Comune, assieme all'Ufficio scolastico provinciale, all'Istituto di storia contemporanea e al Centro etnografico ferrarese, con il patrocinio della Comunità ebraica cittadina. Intento dell'iniziativa, come spiegato dagli organizzatori stamani in conferenza stampa, è quello di offrire ai giovani ferraresi l'opportunità di approfondire questo capitolo della storia europea, grazie al lavoro di ricerca svolto dai loro coetanei, bambini e ragazzi dai 12 ai 21 anni, della Repubblica Ceca.
"La memoria di quel nefasto momento storico - ha sottolineato l'assessore Davide Stabellini - rischia pian piano di sbiadirsi e nostro dovere è quello di mantenerla viva trasmettendola alle nuove generazioni". "L'obiettivo che ci proponiamo - ha aggiunto l'assessore Mascia Morsucci - è quello di indurre i ragazzi che visiteranno la mostra a interrogarsi sulle ragioni che hanno generato l'Olocausto. E incoraggiandoli ad attualizzare la riflessione, intendiamo far comprendere loro che la diversità va affrontata non come motivo di scontro, bensì come occasione di crescita".
Venti i pannelli in esposizione, sintesi di due diverse fasi di lavoro. La prima, condotta dagli alunni di una scuola elementare di Litomysl, che hanno ricostruito, attraverso documenti e testimonianze, la vicenda di alcune famiglie deportate. E la seconda, pensata come tributo ai bambini vittime della Shoah e come spunto di riflessione per le giovani generazioni di oggi.
Accanto all'invito a visitare la mostra, alle scuole ferraresi giunge dal Comune anche un ulteriore proposta legata all'iniziativa. Come spiegato dalla responsabile di Città bambina Anna Rosa Fava e dalla dirigente del servizio Città sostenibile e partecipata Paola Poggipollini, gli studenti degli istituti cittadini saranno infatti invitati a realizzare, a completamento dell'esposizione praghese, una loro mostra sui "vicini scomparsi a Ferrara", con testimonianze degli effetti delle leggi razziali sulla comunità ebraica cittadina.
Ad accompagnare l'inaugurazione della mostra, giovedì 12 aprile alle 17, alle Grotte del Boldini, sarà un intervento musicale del violoncellista Shmuel Magen, docente dell'Accademia musicale di Gerusalemme che, come spiegato dal direttore del Conservatorio di Ferrara Giorgio Fabbri, eseguirà musiche della tradizione ebraica. L'iniziativa musicale riprenderà poi nella stessa serata, a partire dalla 21, nella sede del circolo Amici della musica "Girolamo Frescobaldi" (viale Cavour 73/a), dove lo stesso Magen terrà, assieme al maestro Andrea Passigli, un concerto di musiche da camera.

Orari di apertura della mostra: venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21.00.
Le scuole possono prenotare le visite concordando giorno e ora (anche al di fuori dei normali orari di apertura) al numero di telefono 0532 205532 o scrivendo a international.relations@comune.fe.it

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