Fra tradizione e storia ritorna l'arte dei campanari ferraresi
Le campane del Duomo suoneranno a distesa per la festa del patrono
20-04-2007 / Giorno per giorno
Ferrara ha una tradizione campanaria documentata che la accomuna, pur con caratteristiche proprie, ad altre città della nostra regione. Una tradizione autentica ma forse un po' assopita, almeno per quanto riguardava finora la sua chiesa più importante. Da cinquant'anni a questa parte infatti, l'avvio delle campane che annunciano l'inizio delle cerimonie liturgiche della cattedrale è affidato a un automatismo. Un lungo periodo che ha costretto gli appassionati campanari della nostra città a rivolgersi altrove, in particolare alle chiese della zona di Bologna dove questo tipo di arte, che ha precise regole, esami e "maestri", è più radicata. Dalla passione al progetto il passo è stato facile. Dal 2006, infatti, i membri della nascitura associazione "Campanari ferraresi" si sono affiancati al Capitolo del Duomo impegnato a dar corpo al restauro della torre campanaria. La professionalità messa in campo ha permesso di individuare soluzioni che consentiranno d'ora in poi alla città di godere, almeno in occasione delle maggiori solennità religiose, del suono delle campane a distesa secondo l'antica tecnica del doppio (l'intervento manuale consente una grande oscillazione, crescente e sempre più ampia della campana) pur conservando il sistema dell'avvio elettrico.
Grazie anche al contributo della città (ai 55mila euro messi a disposizione dal Capitolo si sono aggiunti i 25mila euro della Fondazione Carife e i molti aiuti concreti, sul campo, da parte della Provincia di Ferrara, dell'Officina Ferrarese, del Leo Club, di Hera e del Comune di Ferrara che ha fornito il patrocinio) sono così stati affrontati lavori di rifacimento del castello delle campane, realizzato completamente in legno sulla falsariga del telaio quattrocentesco e sono state ripulite le campane. Attualmente a fianco al "giorgione", una fusione datata 1608, del coro fanno parte campane medie e piccole, di cui due realizzate nel 1782 e due del 1968. Oltre alla sistemazione dell'interno della torre nell'occasione è stata recuperata anche la vecchia sagrestia destinata in futuro ad ospitare la neonata associazione Campanari ferraresi che - è stato affermato oggi nel corso della presentazione delle iniziative inaugurali del fine settimana dedicato alla festa di San Giorgio -"potrà ormai avvalersi di una torre campanaria fra le migliori d'italia per materiali e struttura".
Un primo assaggio sarà fornito dagli esperti campanari diretti dal maestro Giovanni Vecchi domenica 22 e lunedì 23 aprile in occasione delle iniziative di "Presentazione del ripristino della cella campanaria del Duomo di Ferrara al suono a doppio". Domenica 22 aprile a partire dalle 15 è in programma la "scappata" inaugurale alla quale interverranno ospiti e maestri campanari provenienti da tutta l'Italia, mentre lunedì 23 aprile, festa del patrono, i campanari annunceranno le cerimonie liturgiche dell'intera giornata. I membri dell'associazione saranno a disposizione dei visitatori domenica 22 aprile (nella sagrestia vecchia della Cattedrale) a partire dalle 16.30, mentre alle 17.30 è in programma un concerto dei gruppo "Cantori del volto". Prosegue intanto, in questi giorni e fino a domenica 29 aprile, nell'atrio della Cattedrale, una mostra fotografica di Marco Pusinanti "Storie di campane e di campanari".