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Incontro al Ridotto con il critico musicale Giordano Montecchi

L'Italiana in Algeri di Rossini spiegata al pubblico

10-05-2007 / Giorno per giorno

Per conoscere meglio l'opera, che andrà in scena venerdì 11 maggio alle 20 e domenica 13 maggio alle 16 (quarto e ultimo titolo della Stagione Lirica 2007), il Teatro Comunale ha organizzato, giovedì 10 maggio alle 17 un incontro di approfondimento che si terrà al Ridotto e sarà condotto da Giordano Montecchi; è prevista anche la partecipazione del direttore d'orchestra Michele Mariotti. L'ingresso è libero.
L'Italiana, dramma giocoso per musica in due atti su libretto di Angelo Anelli, andò in scena con successo il 22 maggio 1813 al Teatro San Benedetto di Venezia. Rossini aveva ventun'anni, e si misurò con un testo non scritto per lui, ma già musicato nel 1808 da Luigi Mosca e proposto alla Scala con tiepido riscontro. L'impresario veneziano Giovanni Gallo offrì a Rossini di rimusicare quel libretto. La materia "turca" non era una novità: era rimasta dal 1683, anno della vittoria europea contro il Gran Vizir a Vienna, nell'immaginario popolare, in letteratura, nelle arti visive e nella musica. In quest'ultimo ambito la turquerie si era espressa dal punto di vista narrativo attraverso una serie di situazioni buffe, dovute alla diversità di usi e costumi, dove il comico risultava dall'impossibile confronto di due mondi lontanissimi e dal punto di vista musicale ricreando sonorità "turche" attraverso l'uso di percussioni e di un linguaggio musicale colorito. Giordano Montecchi insegna Storia della musica al Conservatorio di Parma, è critico musicale e collabora con L'Unità e con riviste specializzate. Fra le sue numerose pubblicazioni si segnala Una storia della musica (Rizzoli), un successo editoriale giunto in poco tempo alla quarta ristampa. Attento da sempre al rapporto vitale fra pratica musicale, cultura e contesto sociale, i suoi interessi di studioso vanno in particolare al vasto orizzonte della modernità attraverso le sue molteplici diramazioni: dalla pop music alla musica contemporanea, dal jazz al rock alla musica etnica.
Michele Mariotti, nato a Urbino nel 1979, è diplomato in composizione e in direzione d'orchestra. Formatosi con Donato Renzetti e Alberto Zedda, premiato come giovane direttore emergente al Teatro Comunale di Firenze, ha collaborato con l'Istituzione Sinfonica Abruzzese, l'Orchestra Filarmonica Marchigiana, l'Orchestra Rossini di Pesaro, l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l'Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano. Ha diretto Il barbiere di Siviglia al Teatro Verdi di Salerno, Snow-White di Luigi Zaninelli al Maggio Musicale (prima esecuzione italiana), Gianni Schicchi di Puccini a Fano, Don Gregorio o L'ajo nell'imbarazzo di Donizetti al festival di Wexford. Collabora regolarmente col tenore Juan Diego Florez.