Comune di Ferrara

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Amministratori ed esperti a confronto sulle politiche di gestione della città

Tra conservazione e innovazione il futuro del centro storico ferrarese

24-05-2007 / Giorno per giorno

Il futuro prossimo venturo del centro storico di Ferrara è indissolubilmente legato al Programma Speciale d'Area. E' questa l'idea emersa con particolare evidenza nel corso del convegno "Quale futuro per la città storica", che si è tenuto oggi a palazzo Bonacossi e che ha visto amministratori ed esperti impegnati a tracciare una possibile evoluzione per il centro storico di Ferrara, sulla base delle esperienze passate e di una serie di significativi contributi e testimonianze.
Al tavolo dei relatori si sono alternati nella mattinata, coordinati dal responsabile dei progetti speciali del Comune Davide Tumiati, l'assessore alle Attività produttive del Comune di Ferrara Aldo Modonesi, i docenti dell'Università di Ferrara Remigio Rossi e Gianfranco Franz, l'assessore all'Urbanistica del Comune di Genova Bruno Gabrielli, il responsabile Cat Confesercenti dell'Emilia Romagna Marco Pasi, il direttore di Sviluppo Iscom Group Bologna Ivano Ruscelli, la responsabile del Servizio Programmazione e distribuzione commerciale della Regione Emilia Romagna Paola Castellini e il sottosegretario alla presidenza della Giunta Regionale Alfredo Bertelli.
Ma è dalle parole del sindaco Gaetano Sateriale che è emerso con indubbia chiarezza il legame concreto tra le politiche di gestione della città e il Programma Speciale d'Area, ossia il finanziamento straordinario riconosciuto a Ferrara dalla Regione, per lo sviluppo di azioni su aree di eccellenza del territorio. Diverse le necessità indicate dal sindaco per il prossimo futuro, dal miglioramento della capacità di attrazione turistica (senza tuttavia rendere la città un museo a cielo aperto), alla promozione di una crescita controllata dei servizi nel centro storico, alla riproposizione del centro stesso anche come luogo di residenza. La Ferrara che è stata disegnata prevede un modello di sviluppo in cui la concertazione e la collaborazione tra pubblico e privato rivestono un ruolo trainante nelle scelte e riescono, secondo lo spirito del Programma d'area, a costruire un coordinamento pluriennale e plurisettoriale. Un vero e proprio piano integrato del centro storico, quindi, in linea con le scelte equilibrate che tanti risultati hanno portato in passato e che valorizzi e accresca il patrimonio materiale e immateriale di cui Ferrara ancor oggi gode.