Comune di Ferrara

lunedì, 05 maggio 2025.

Dove sei: Homepage > Lista notizie > Concluso il primo round dello screening del cancro al colon-retto

La partecipazione dei ferraresi è stata la più alta della regione

Concluso il primo round dello screening del cancro al colon-retto

25-05-2007 / Giorno per giorno

Una diagnosi precoce può migliorare la salute delle persone e può addirittura determinare la loro stessa vita, ma è anche un valore per l'intera società chiamata a sostenere gli oneri della cura. Una conferma ulteriore dei vantaggi di questa "buona pratica" viene dai dati finali del primo round dello screening del cancro al colon-retto avviato due anni fa dall'Azienda Sanitaria locale e dall'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara nell'ambito di un progetto regionale. Sono stati 99.216 i residenti della provincia di Ferrara, in età compresa fra i 50 e 69 anni, invitati con una semplice lettera recapitata al loro domicilio a partecipare a questa indagine. "L'adesione - ha annunciato oggi l'assessore alla Sanità Maria Giovanna Cuccuru, nel corso dell'incontro in Municipio per fare il punto sullo screening - ha sfiorato il 50% , dato più alto della media regionale. L'iniziativa, per i molti e importanti risultati raggiunti, è la conferma ulteriore della validità della strada della prevenzione da tempo intrapresa dal nostro territorio, anche con il sostegno dell'Amministrazione comunale, sulla base della normativa regionale".
I test eseguiti nei due anni di screening hanno evidenziato la presenza di 140 persone affette da cancro al colon (in vari stadi, ma per la maggior parte operati con guarigione della malattia) e 700 lesioni precancerose, queste ultime guarite con un intervento in colposcopia. La risposta più pronta è venuta dalla popolazione femminile (ha aderito il 54%) rispetto a quella maschile a fronte di un maggiore riscontro della patologia proprio nella popolazione maschile (il 7,8% degli uomini è risultato positivo contro il 4,9% di delle donne). "Un dato che conferma la maggiore abitudine delle donne alla prevenzione - ha ricordato Orazio Buriani, direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell'azienda Usl di Ferrara - rese sensibili alle azioni di screening avviate da diversi anni nel nostro territorio per la ricerca del cancro alla mammella e alla cervice uterina. Una consuetudine che dovrà ora affermarsi sempre più, coinvolgendo maggiormente anche la popolazione maschile".
"Il tumore del colon retto nasce da un polipo, una piccola escrescenza di mucosa che comincia a formarsi dai cinquant'anni in su e che nel tempo può degenerare in tumore. - ha ribadito Sergio Gullini, direttore dell'Unità operativa di Gastroentologia del Sant'Anna - Se individuato per tempo (con una semplice ricerca di sangue occulto nelle feci) si può intervenire con sistemi endoscopici interrompendo la sequenza polipo-tumore. Per i pazienti, poi, oggi la struttura ospedaliera mette a disposizione sistemi di intervento maggiormente confortevoli. A ciò si aggiunge - ha ricordato - che attraverso la modalità dello screening sono state attivate professionalità e strutture che consentono soluzioni terapeutiche entro trenta giorni dalla diagnosi".
"Vale la pena evidenziare - ha affermato Davide Fabbri Direttore sanitario dell'Azienda ospedaliera - come per questo ed altri progetti le nostre due Aziende, a differenza di altre realtà territoriali, mettano in campo impegno e collaborazione, in una sinergica opera che va tutta a vantaggio del benessere delle persone e di minori costi a carico della società". "
E' intanto partito il secondo round dello screening del cancro del colon retto (si concluderà a marzo del 2009) che prevede l'invito per 96530 cittadini (a Ferrara saranno coinvolte 39.846 persone). Alla fine di quest'anno, sempre sulla base di indicazioni regionali, sarà anche avviato un progetto di prevenzione per la fascia di età compresa fra i 70 e i 74 anni.