Fra gli eventi della rassegna delle 100 Città d'Arte in corso a Ferrara il convegno sul ruolo delle Fondazioni bancarie
L'edizione 2008 della Borsa del Turismo delle Cento Città d'Arte si trasferisce a Ravenna
26-05-2007 / Giorno per giorno
La Borsa del Turismo delle Cento Città d'Arte
prende il volo. In tutti i sensi. Si tratta di un autentico decollo qualitativo ed in termini di partecipazione e di interesse commerciale alimentato e rafforzato da anni di impegno e proposte, quello registrato dagli organizzatori in questa XI edizione di Art and Events - 100 Italian Cities. 'La manifestazione è stata quest'anno particolarmente ricca di eventi eccezionalmente variegati, tra filmati, presentazioni, cene straordinarie e golose degustazioni, concerti, conversazioni, con un workshop intenso e laborioso' come l'ha definita la direttrice Maria Chiara Ronchi.
Ma oltre a questo la Borsa del Turismo si prepara anche a 'fare le valige' per approdare il prossimo anno a Ravenna. A darne notizia il sindaco Gaetano Sateriale e il presidente dell'ente organizzatore Iniziative Turistiche, Valerio Miglioli, durante la conferenza stampa di oggi in Castello.
'Ecco la novità - ha detto Miglioli - la prossima edizione della Borsa si terrà nella piazza di Ravenna. Garantiremo la continuità totale di questo prodotto e del suo esperto e consolidato staff, ma dopo 11 anni abbiamo bisogno di spazi commerciali nuovi: una necessità quasi fisiologica per questo evento che la ripetitività rischia di non poter più soddisfare'. E la fortunata intesa istituzionale con Ravenna, che come Ferrara è tra l'altro città riconosciuta dall'Unesco patrimonio dell'umanità, assieme alla nuova legge regionale per i siti turistici locali hanno dato una risposta a quest'esigenza di crescita. 'La Borsa è già un evento nazionale e ne siamo orgogliosi: in 11 anni a Ferrara sono venuto 1000 tour operator e 1280 espositori. Ma proprio per questo per un'iniziativa promocommerciale di questa portata si pone un problema di prospettiva di mercato. Insieme alla Regione e a Ravenna, l'iniziativa nata e consolidata a Ferrara, con un know how per il cui prodotto abbiamo la 'licenza d'uso', crescerà ulteriormente in una città simile alla nostra per respirare sempre più uno spessore nazionale'.
Una strategia di innovazione, per affrontare il mercato in modo più efficace: e che i cambiamenti nel momento ottimale e nelle condizioni giuste porteranno solo successo è un'idea che il sindaco di Ferrara, Gaetano Sateriale, condivide senza riserve. 'E' una soddisfazione osservare il successo di questa manifestazione, che finora è anche stata un momento di attrazione in più nella città. Ma è il momento giusto - ha confermato Sateriale - per innovare, d'accordo con il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci: conservando quanto è positivo nella proposta e nell'idea originale della Borsa, la strada che si è pensato di percorrere è quella di integrare nel progetto anche un'altra città d'arte italiana per dare un più ampio respiro ad un'iniziativa che si rinnoverà conservando il meglio, per darne maggiore risalto e consistenza'. L'operazione rientra nell'ottica comune alle due amministrazioni pubbliche comunali: 'Entrambe le città hanno infinite iniziative, ma se queste restano separate e non fanno sistema si disperdono ed è difficile farle comprendere in un circuito o in un pacchetto turistico. In questo modo due città Patrimonio dell'Umanità simili tra loro possono scrivere una pagina nuova del turismo d'arte e di cultura: costruire percorsi alternativi ma complementari. Non abbiamo le risorse economiche delle grandi città e dobbiamo unirci per vincere la sfida turistica, e la proposta di promuovere e ospitare insieme la Borsa delle Cento Città va in questa direzione'.
Far in modo che le città d'arte medie e piccole trovino spazio di competizione sempre più importante è un obiettivo anche per Confesercenti Nazionale. 'Questa è l'unica rassegna specializzata, che si è posta il problema di vincere un mercato anche straniero difficile - ha detto il vicepresidente Sergio Ferrari - incontrando l'esigenza di un turismo che ha voglia di fare scoperte e visitare i luoghi meno noti al turismo internazionale. Scommessa che abbiamo vinto lanciando quest'evento undici anni fa, ma che oggi per accrescere il potenziale si lega con chi idealmente e geograficamente è più vicina a Ferrara. La borsa va a Ravenna, resta patrimonio organizzativo di Ferrara dove gli addetti ai lavori verranno condotti in eductour. Questo patrimonio di esperienze e successi non lo possiamo rinchiudere e cristallizzare dietro le Mura ma può e deve diventare un evento per il Paese'.
Miglioli sottolinea inoltre altre sono le azioni di Iniziative turistiche e mentre la Borsa dlle 100 Città diventa 'itinerante', all'ente fiera del Biteg (la Borsa Internazionale del Turismo Enogastronomico che si tiene a Riva del Garda) è stato richiesto la possibilità di acquisirne il marchio per ridare nuova linfa all'evento mentre sul nostro territorio ha già varato la prima edizione del Gusto di Ferrara, evento fieristico minore ma di grande successo e volto a valorizzare i nostri prodotti di casa nostra.
(A cura dell'Ufficio stampa dell Borsa del turismo)
Le Fondazioni Bancarie per la tutela del patrimonio culturale e il VII Forum delle Città Patrimonio dell'Umanità per l'Unesco
Nell'ambito dei convegni dell'XI edizione delle 100 città d'arte di rilievo quello dedicato al ruolo delle Fondazioni Bancarie negli interventi di recupero e conservazione dei beni culturali,tenutosi venerdì a Casa Romei che ben si inserisce in un ampio discorso riproposto anche durante il VII Forum Europeo dei siti dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, oggi in Sala Alfonso I in Castello Estense.
'Lo stato di salute finanziaria per il settore culturale italiano? Se da un lato i fondi statali si
asciugano di anno in anno (dal 2002 al 2004 si sono ridotti i contributi a livello italiano del 15%, a Ferrara l'eccezione con le istituzioni locali continuano a investire il 10% per le iniziative culturali rispetto il loro budget), sempre più valorizzato è il ruolo delle Fondazioni Bancarie'. L'affermazione, dati alla mano, è di Fabio Donato, docente Facoltà Economia dell'Università di Ferrara: 'Una situazione che regala a questi importanti soggetti rischi e opportunità: il rischio di diventare attori passivi, con una sorta di funzione di 'tappabuchi' laddove manchino le risorse pubbliche. D'altro canto si traduce in opportunità di diventare protagonisti della cultura a livello gestionale, operativo, innovativo ed artistico grazie alla condivisione progettuale in un nuovo ruolo di motore e fautore di efficacia nella gestione delle realtà culturali del territorio'. In questa visione rientra sempre più l'attività della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, impegnata in numerose e continue oltre che di grande valore le iniziative finanziate o sostenute, anche insieme agli enti locali. Per questo, come sostiene il presidente della Fondazione bancaria locale, Sergio Lenzi 'abbiamo un feeling particolare con questa manifestazione turistica che valorizza le attività della Fondazione nel recupero beni artistici e culturali. Le nostre politich un percorso di interazione con altri soggetti per progetti comuni fino al loro compimento'. Basti pensare all'immenso recupero di San Cristoforo alla Certosa.
Risultati di operatività e finalità comuni apprezzati anche dal presidente della Provincia Pier Giorgio Dall'Acqua oggi al Forum delle Città Unesco.
Nell'occasione odierna è intervenuto anche il segretario della stessa Fondazione, Guido Reggio. 'Arte e cultura sono il riferimento dei nostri interventi, destinandovi il 40-45 % delle risorse - ha sottolineato - ma il recupero dei monumenti ha significato se non è fine a se stesso trasformando la città in grande museo cristallizzato, ma se viene inserito in un progetto di sviluppo dinamico anche economico che consentire uno sviluppo delle odierne attività valorizzando il passato per renderlo attuale, fruibile e risorsa per attività imprenditoriali e commerciali'.
Il bene culturale come strumento di promozione anche sociale ed economica, ecco a cosa puntano anche le istituzioni locali. 'Il riconoscimento dell'Unesco del 1995 e quello del 1999 che comprende il Parco del Delta - è intervenuto l'assessore comunale alle attività produttive, Aldo Modenesi - si è legato al sistema di questa città, dove enti locali, istituzioni, fondazioni, sistema economico, ha visto nella tutela del patrimonio culturale non solo il valore di una terra ma anche occasione di fare squadra per la circolazione di un prodotto turistico che in Emilia Romagna si affianca a quello degli altri due siti Unisco, Ravenna e Modena'.
(A cura dell'Ufficio stampa dell Borsa del turismo)
In occasione della Borsa del Turismo delle 100 Città d'Arte di Ferrara, mongolfiera in piazza
L'originale mongolfiera promozionale delle tre città d'arte Patrimonio dell'Umanità, Ferrara, Modena e Ravenna, era sabato in piazza Castello, a disposizione di chi intende alzarsi da terra per un breve volo ancorato al terreno.
La mongolfiera, personalizzata con il logo "UNESCO -Patrimonio dell'Umanità", il logo Unione Città d'Arte dell'Emilia Romagna, i nomi delle tre città partner dell'iniziativa e il riferimento del sito internet www.unescoemiliaromagna.it, è un'operazione promozionale congiunta delle Province e i Comuni di Ferrara, Modena e Ravenna, in associazione con l'Unione di Prodotto Città d'Arte, Cultura e Affari dell'Emilia Romagna.
Insieme hanno realizzato questo originale e innovativo mezzo di comunicazione volante, rivolto a consolidare l'immagine del sistema dei siti Unesco emiliano romagnoli e a garantire loro una elevata visibilità.
(A cura dell'Ufficio stampa Provincia di Ferrara)