Oggi a palazzo Bonacossi una conversazione su Gemine muse e sui giovani talenti
Il museo come luogo delle arti
04-06-2007 / Giorno per giorno
Il ruolo odierno del museo e il rapporto fra arte antica e arte contemporanea saranno tra i temi al centro della conversazione che oggi, mercoledì 6 giugno, alle 18, a palazzo Bonacossi, vedrà coinvolti artisti ed esperti del settore. A fare da cornice all'evento, dal titolo "Il museo come luogo delle arti" è il progetto nazionale Gemine Muse, promosso da Gai - Associazione per il Circuito dei Giovani artisti italiani e da Cidac - Associazione tra le Città d'Arte e Cultura, in collaborazione con la Direzione generale per l'architettura e l'arte contemporanee del ministero per i Beni e le attività culturali. Il progetto, che coinvolge giovani artisti nella realizzazione di opere d'arte contemporanea in dialogo con le opere d'arte del passato, è ormai giunto a Ferrara alla sua quinta edizione e fino al 1° luglio prossimo offrirà la possibilità di ammirare, sempre a palazzo Bonacossi, le creazioni del duo Elisa Leonini e Silvia Sartori (Mirrors) e di Matteo Sacchi (Ricerca dell'individuo nella sua singolarità) poste in contatto con le opere della collezione Riminaldi (apertura ad ingresso gratuito dal martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18).
L'esperienza di Gemine muse, ormai consolidata all'interno del circuito museale italiano, sarà analizzata, nel corso dell'incontro di mercoledì, dagli stessi artisti che hanno preso parte alle diverse edizioni ferraresi, dal 2002 ad oggi, in una conversazione che coinvolgerà anche il direttore dei musei d'Arte antica del Comune di Ferrara Angelo Andreotti e la docente di Storia dell'arte contemporanea dell'Università di Ferrara Ada Patrizia Fiorillo. "Si parlerà - spiegano gli organizzatori - del rapporto fra arte antica e contemporanea e del senso del museo oggi, in un discorso informale e colloquiale. L'appuntamento potrà fornire anche l'occasione per discutere, dibattere e provare a capire se è possibile uscire dalle griglie del settorialismo culturale, vedere se c'è spazio per costruire una partecipazione alle tematiche culturali che sappia sfruttare le energie prodotte dal confronto delle singoli differenze".
In cinque anni il progetto Gemine Muse, ha coinvolto a Ferrara il castello estense (2002), il museo del Risorgimento e delle Resistenza (2003), il civico lapidario (2004), la palazzina di Marfisa d'Este (2005) e Palazzo Bonacossi (2007). Gli artisti ferraresi che hanno partecipato all'iniziativa, e che durante l'incontro esporranno il loro personale bilancio dell'esperienza sono: Giuseppe Cestari, Costanza Minelli e Michelangelo Neri (2002); Amae Artgroup (2003); Massimo Festi (2004); Studio Lucifero (2005); Elisa Leonini, Silvia Sartori e Matteo Sacchi (2007).
Gemine Muse 2007 è sostenuta da Seat Pagine Gialle, UniCredit Private Banking, Electa Mondadori e Centostazioni.