La polizia municipale svolge un pattugliamento costante del territorio
Vigili nei quartieri per la prevenzione e l'ascolto dei cittadini
07-06-2007 / Giorno per giorno
Anche la persona più corretta, se trova sul suo cammino un cassonetto rovesciato, un motorino bruciato, una casa con le finestre rotte, dopo un po' invece di gettare la carta nel cestino è tentata di buttarla per terra. L'ambiente non curato comunica all'individuo un senso di degrado che induce una spirale di comportamenti negativi. Se la finestra è invece riparata, la pulizia della strada avviene quotidianamente, il processo di solito si arresta.
E' la teoria della finestra rotta (dall'inglese 'broken window"), una teoria semplice e ben nota anche nella realtà dei piccoli centri urbani, che Ferrara già da alcuni anni ha cercato di contrastare dando vita a un presidio capillare dell'intero territorio. Grazie alla presenza di agenti di polizia municipale che svolgono un'azione di "ascolto" dei cittadini, intervenendo nelle situazioni di criticità, non solo viaria, smorzando ove possibile "conflitti" sul nascere, viene attivata un'opera di prevenzione e di controllo che si traduce in una positiva ricaduta e in una migliore vivibilità per tutti. Sono ventinove gli operatori di Polizia municipale appositamente formati sulle specifiche problematiche, costantemente presenti nelle otto circoscrizioni comunali impegnati nel "sistema operativo Vigile di quartiere". Un progetto agile e concreto che prevede un pattugliamento costante del territorio spesso svolto in collaborazione e sinergia con l'Arma dei Carabinieri e della Polizia di stato. Sette anni fa la prima sperimentazione nella circoscrizione Giardino Arianuova Doro, i primi test sul campo. Poi, via via il sistema si è affinato e articolato in modo da coprire tutto il territorio.
"Portare i vigili di quartiere in un territorio di ben 404 chilometri quadrati come quello di Ferrara è stata per noi una vera e propria sfida. - afferma il comandante della Polizia Municipale Carlo Di Palma - Ora, dopo sei anni di lavoro, i cittadini hanno capito che ci siamo e siamo presenti al loro fianco. Nessun quartiere, dal punto di vista dell'attenzione, è ritenuto di serie B, neppure le piccole comunità sparse nella campagna e magari prive di punti di aggregazione. I ventinove operatori, che rappresentano più di un terzo delle forze che possiamo schierare sul fronte della viabilità, sono poi in continua comunicazione con gli amministratori, i presidenti delle circoscrizioni, con i cittadini e con le associazioni. Con tutti quanti si è ormai creata un'intesa formidabile".
All'aumento e alla formazione specifica dell'organico, che ha consentito di dare vita a una presenza vera e puntuale degli agenti con un potenziamento particolare sui territori delle circoscrizioni Via Bologna, Giardino Arianuova Doro e Zona Nord (Barco - Pontelagoscuro), il sistema si è poi arricchito di un ulteriore punto di forza con la dotazione del taccuino di segnalazione.
Si tratta di un piccolo verbale, che si compila velocemente anche per strada, attraverso il quale, chiunque contatti il vigile di quartiere per denunciare un problema, attiva con l'Amministrazione un rapporto chiaro e preciso, con la certezza di ottenere in breve tempo una soluzione o comunque una risposta. Il cittadino, infatti, riceve immediatamente una copia a documentazione della sua segnalazione e, grazie ad un numero che la identifica, potrà già dopo venti giorni telefonare al Comando per conoscere gli sviluppi della ricerca. Lo stesso Comando comunicherà poi per posta al cittadino sia l'attivazione della procedura sia gli esiti della conclusione del caso.
Nel 2006 sono stati affidate ai vigili di quartiere 3702 segnalazioni sulle più diverse materie, dalla manutenzione stradale alla segnaletica, dalla pulizia e l'igiene alla viabilità, alla sosta, alle molestie e ai disagi vari fino ai pericoli di incolumità. Di queste segnalazioni ben 3085 sono state evase: i vigili di quartiere in prima istanza insieme agli uffici del Comando, si sono attivati per verificare, risolvere, provvedere. Un'opera svolta intrattenendo rapporti non solo con la massa degli uffici comunali (non sempre la segnalazione riguarda infatti un problema provocato dal Comune) ma con tutti gli enti e le realtà del territorio. Una filiera completa che coinvolge la Provincia, la Regione, le altre forze dell'ordine, ma anche enti, istituzioni, associazioni e privati. Il tutto prendendosi la responsabilità di fare un'analisi del problema, di contattare i vari referenti e alla fine di fare una sintesi che può comportare sia un intervento diretto sia un'azione di sollecitazione dei vari attori coinvolti, operando comunque e sempre le scelte necessarie al benessere della comunità in una logica di equilibrio fra richieste e risorse a disposizione.
"Il taccuino ha prodotto una vera rivoluzione nel sistema. - ha ricordato il comandante - Ce lo confermano ancora oggi, con sorpresa, gli osservatori di altri Comuni che spesso si rivolgono a noi prendendoci ad esempio. Fino ad ora, infatti, la segnalazione veniva affidata verbalmente alla disponibilità dell'agente, che magari suggeriva la formula dell'esposto, meno semplice e con maggiori limiti. Mancava inoltre una 'tracciabilità' della segnalazione. L'introduzione del taccuino risponde poi a una semplice constatazione: chi contravviene alle regole della strada ha un preciso obbligo, lo stesso che l'Amministrazione ha nei suoi confronti quando solleva un problema o denuncia una difficoltà. Non sempre quindi la conclusione dell'indagine dà ragione al cittadino, ma a lui comunque, completata la verifica, viene assicurata una risposta."
Alla scuola dei Bobbies
La moderna organizzazione di polizia di prossimità e di comunità adottata nel Comune di Ferrara nasce sulla scorta del miglior sistema di polizia locale del mondo, quello britannico, quale risposta alla questione fondamentale posta alla base del pensiero di Sir Robert Peel, il fondatore della Metropolitan Police di Londra, cioè dei Bobbies, il quale, già nel 1829, affermava: " Lo scopo principale per cui esiste la polizia è la prevenzione del crimine e dei disordini, quale risposta alternativa alla repressione".
Cosa fare? Ti risponde il web
Cosa fare in caso di incidente stradale o di rimozione della propria auto, oppure per la semplice richiesta di permessi e documenti? Tutte le risposte a queste e a molte altre domande sono facilmente reperibili sul sito della Polizia municipale di Ferrara. Raggiungibili dal portale del Comune, le pagine internet dei vigili urbani ferraresi offrono un'ampia serie di delucidazioni sui procedimenti burocratici da seguire nelle più svariate situazioni, con utili suggerimenti sugli uffici da contattare e le pratiche da espletare.
Per il verde un "nucleo a cavallo"
Tre agenti adeguatamente addestrati e due cavalli della Camargue hanno, dal 2003, il compito di vigilare sull'ampio e prezioso patrimonio verde della nostra città. Salutato come un completamento del progetto sicurezza avviato con l'istituzione del vigile di quartiere, il "nucleo a cavallo" è in particolare attivo nella prevenzione degli episodi di vandalismo, purtroppo ricorrenti in alcune aree verdi. La pattuglia a cavallo è attiva nel parco urbano 'Giorgio Bassani' e nelle altre aree verdi, nelle zone del sottomura e in occasione di alcune manifestazioni cittadine.
Il controllo delle vie d'acqua
A fianco delle otto circoscrizioni territoriali Ferrara comprende anche un vero e proprio "quartiere d'acqua". Sono i settanta chilometri di vie navigabili del territorio il cui controllo, completata la formazione, sarà affidato entro la fine di quest'anno ad uno speciale 'nucleo nautico'. Il natante in dotazione, impiegato in particolare per verifiche ambientali ed edilizie dell'idrovia, farà scalo in Darsena.
Una presenza tangibile
I 29 vigili di quartiere attivi nelle otto Circoscrizioni del territorio comunale sono facilmente identificabili dai segni distintivi della divisa. Sul copricapo una fascia a scacchiera sostituisce la normale fascia scura (in linea con le altre polizie di prossimità europee), mentre una mostrina azzurra sulla spalla porta la scritta Vigile di Quartiere e il simbolo del tradizionale cappello in dotazione ai 'bobbies'. Preferibilmente attivi in bicicletta, ma dotati anche di ciclomotori o automezzi, presidiano quotidianamente i territori loro assegnati attivando, in situazioni specifiche, speciali controlli serali o notturni. Impegnati in ripetuti momenti di formazione, per rispondere in maniera differenziata alle diverse problematicità che caratterizzano ogni zona della città, oltre che del taccuino di segnalazione che compilano in collaborazione con il cittadino, sono poi contattabili direttamente grazie a un numero di cellulare che diffondono grazie a uno specifico biglietto da visita.