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Scuole, caserme e conventi oggetto di un accordo fra Comune e Agenzia del Demanio

Progetto di rinascita per una trentina di immobili dismessi

07-06-2007 / Giorno per giorno

Ci sono soprattutto ex scuole e caserme, ma anche conventi, case del popolo, edifici e aree variamente utilizzati fra gli oltre trenta immobili pubblici ferraresi inseriti nel Programma unitario di valorizzazione (Puv) che vedrà impegnati nei prossimi mesi Comune e Agenzia del Demanio. L'avvio ufficiale al progetto è stato sancito stamani, a Roma, dalla sottoscrizione di un protocollo d'intesa da parte dei rappresentanti dei due enti, il sindaco Gaetano Sateriale e la direttrice dell'Agenzia del Demanio Elisabetta Spitz, con il suggello della firma del vice ministro dell'Economia e delle Finanze Vincenzo Visco.
Obiettivo del Puv è quello di gestire, attraverso un unico processo, gli interventi di valorizzazione di una serie di complessi edilizi pubblici, garantendo omogeneità e coerenza al progetto di riqualificazione urbana ferrarese, in linea anche con le previsioni del Piano strutturale comunale e della proposta di Programma speciale d'area.
Trentatrè in tutto sono gli immobili cittadini che compongono l'elenco di prima individuazione per il Puv ferrarese. Di questi, dieci sono beni della Difesa passati nella disponibilità dello Stato e fra essi figurano le caserme Bevilacqua, Pozzuolo del Friuli e Caneva, oltre a una porzione dell'aeroporto e alla Cavallerizza militare. Mentre ventitre sono beni del Comune e comprendono, fra gli altri, una decina di ex scuole, il centro Mathema, l'area di Foro Boario, l'ippodromo, il convento di Sant'Antonio in Polesine.
L'elenco tuttavia è suscettibile di ulteriori modifiche e integrazioni in corso d'opera, in funzione anche di eventuali adesioni al Programma da parte di altri enti pubblici o attori locali. Il Puv infatti si presenta come documento unitario aperto ai diversi soggetti del territorio e si propone come promotore di sviluppo per la comunità locale attraverso la valorizzazione del suo patrimonio storico e artistico.
In base al protocollo d'intesa sottoscritto stamani, Comune e Agenzia del Demanio daranno vita ad un apposito tavolo tecnico operativo, composto da sei membri (tre rappresentanti per ciascuno dei due soggetti), che avrà il compito di predisporre il progetto dello studio di fattibilità per la promozione e l'attuazione del Puv. La redazione dello studio sarà affidata dall'Agenzia del Demanio ad un soggetto esterno qualificato, sulla base dei requisiti individuati dal tavolo tecnico. Lo studio dovrà comprendere analisi e proposte relative alle potenzialità di valorizzazione dei beni individuati e indagini sui potenziali flussi di finanziamento pubblici o privati utilizzabili, oltre a una strategia di comunicazione del programma. I risultati dovranno essere disponibili entro sei mesi dalla data di incarico.
La firma del protocollo ferrarese è stata accompagnata da analoghi accordi tra ministero delle Finanze, Agenzia del Demanio e i Comuni di Brescia e Fano, nell'ambito dell'attuazione del progetto "Valore Paese" che coinvolge gli enti locali nella valorizzazione degli ex immobili della Difesa. Ministero e agenzia hanno anche stipulato con la Cassa depositi e prestiti un'intesa per la concessione di finanziamenti agevolati agli enti pubblici che perseguano programmi di riqualificazione e sviluppo dei centri urbani del quale beneficerà anche Ferrara.
A rappresentare il Comune nella sede dell'Agenzia del Demanio, oltre al sindaco Gaetano Sateriale erano presenti anche l'assessore alle Finanze e Patrimonio Roberto Polastri, il direttore del dipartimento del Territorio del Comune Fulvio Rossi e il dirigente del settore Pianificazione territoriale Davide Tumiati.

Questo l'elenco completo dei beni compresi nel Puv di Ferrara:
Beni dello Stato: ex convento dei Teatini, caserma Bevilacqua, caserma Pozzuolo del Friuli, Cavallerizza Militare, palazzo Furiani, porzione dell'Aeroporto di Ferrara, ex deposito munizioni di Porotto, porzione di terreno con sovrastante magazzino, Caserma Caneva o di Sant'Antonio, ex tiro a segno.
Beni del Comune: ex scuola via Chiorboli, ex scuola via dei Prati, ex scuola via della Coronella, ex macello, ex scuola G. Banzi, Centro sportivo Mathema, ex scuola via Ravenna, ex scuola via Martelli, ex Bassa Macelleria, ex scuola De Amicis, ex scuola Calcagnini, ex convento San Domenico, convento Sant'Antonio in Polesine, Casa Gombi, area di Forio Boario, ex scuola via della Crispa, fabbricato via Caldirolo, ex casa del Popolo di Porporana, ippodromo, Municipio (parte non vincolata), edificio di via Previati 6, ex scuola di Contrapò, mercato ortofrutticolo.