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Il 10 giugno cinque turni di visite guidate gratuite a palazzo Bonacossi

Una domenica per scoprire i tesori della collezione Riminaldi

07-06-2007 / Giorno per giorno

Dipinti, busti marmorei, bronzetti d'alta fattura, preziosi arredi, raffinati mosaici e molto altro ancora. Le opere della ricca collezione del cardinale Giovanni Maria Riminaldi attendono di essere ammirate da appassionati e curiosi domenica 10 giugno Palazzo Bonacossi. A proporre l'appuntamento è "Invito al museo", il programma di visite guidate gratuite alle strutture museali ferraresi organizzato per la primavera 2007 dall'Amministrazione comunale e ormai giunto alla sua penultima data.
Costruito nel 1469 e assegnato da Borso d'Este a Diotisalvi Neroni, Palazzo Bonacossi era in origine costituito da un corpo a un solo piano con una torre centrale, che al suo interno conserva ancora oggi l'unico soffitto ligneo policromo con le "imprese" di Borso d'Este e lo stemma dei Neroni.
Per volere di Gurone d'Este, nel 1533 venne realizzato il grande cortile interno, tradizionalmente attribuito a Gerolamo da Carpi, mentre nel 1572 Francesco, figlio del duca Alfonso I e di Lucrezia Borgia, marchese di Massalombarda, con l'intento di unire la nuova proprietà con l'adiacente palazzina Marfisa, creò un apparato architettonico-scenografico in cui Bonacossi funzionava da "cerniera" fra la delizia di Schifanoia e la Palazzina di Marfisa. A seguito della morte di Marfisa, insieme alle altre proprietà adiacenti, palazzo Bonacossi passò in eredità nel 1609 alla figlia Vittoria Cybo e successivamente ai suoi eredi, che nel 1643 lo vendettero al conte Borso Bonacossi. Conservando la proprietà per quasi tre secoli, i Bonacossi vi apportarono sostanziali trasformazioni interne con un nuovo apparato decorativo tanto al piano terra quanto nelle belle sale al piano nobile.
Acquistato nel 1911 dal Comune di Ferrara, Palazzo Bonacossi fu oggetto di interventi di restauro realizzati, fra gli altri, dal ferrarese Augusto Pagliarini, a cui sono attribuiti i dipinti dello scalone d'onore. Dal 1940, e per oltre quarant'anni, fu utilizzato per ospitare famiglie indigenti o come magazzino, fino a quando l'Amministrazione Comunale decise di avviare il recupero e di includere il complesso tra quelli del polo dei musei civici d'Arte antica. Il progetto di musealizzazione ha quindi permesso la realizzazione, accanto alla fototeca e alla biblioteca specialistica di archeologia e arte, di un percorso espositivo volto a dare visibilità al consistente patrimonio storico e artistico conservato nei musei e ancora poco conosciuto. Un primo esempio di questo programma è rappresentato dall'allestimento dedicato alla preziosa collezione Riminaldi che costituisce uno dei nuclei più rappresentativi dei musei civici di Arte antica di Ferrara. Accanto alle opere della raccolta settecentesca i partecipanti alla visita guidata di domenica potranno ammirare anche le due opere di arte contemporanea del progetto Gemine muse, attualmente esposte a palazzo Bonacossi: "Mirrors" di Elisa Leonini e Silvia Sartori e la scultura ambientale di Matteo Sacchi tesa alla "Ricerca dell'individuo nella sua singolarità".
Cinque i turni di viste guidate gratuite in programma per il 10 giugno: al mattino alle 9,30, alle 10,30 e alle 11,30, e al pomeriggio alle 15,30 e alle 16,30. Per chi intende prendere parte all'iniziativa in orario mattutino, sarà sufficiente recarsi alle 9,15 nelle sede del Museo, dove il personale della biglietteria distribuirà, secondo l'ordine di arrivo dei visitatori, i biglietti per le tre visite guidate antimeridiane. Lo stesso avverrà nel pomeriggio con la distribuzione dei biglietti alle 15,15. Ad accompagnare i gruppi (composti da un massimo di 25 persone ciascuno) sarà il personale scientifico della stessa struttura museale, che offrirà al pubblico notizie approfondite sulle opere in esposizione. Per ragioni di sicurezza, durante la giornata il museo sarà aperto ai soli visitatori accompagnati.
L'iniziativa di visite guidate gratuite promossa dall'Amministrazione comunale, che si concluderà il 17 giugno con il Tempio di San Cristoforo alla Certosa.