Dal 23 luglio tempio chiuso per l'ultima fase di riconsegna di opere e arredi restaurati
San Cristoforo si prepara per la grande riapertura
20-07-2007 / Giorno per giorno
Ci saranno anche le due celebri pale del Bastianino, allontanate da Ferrara nel corso delle campagne napoleoniche, tra le oltre ottanta opere pittoriche restaurate che nelle prossime settimane faranno ritorno al tempio di San Cristoforo. Prenderà infatti il via lunedì 23 luglio, con la conseguente chiusura temporanea dell'edificio al pubblico, l'ultima fase di ricollocazione dei dipinti e degli arredi storici, che consentirà alla chiesa-museo della Certosa di assumere la sua nuova definitiva veste, in preparazione della riapertura del 21 settembre prossimo. In quell'occasione, a celebrare l'evento, inserito nel programma di "Ferrara, città del Rinascimento", sarà un concerto del Coro della Cappella Sistina seguito da una serie di appuntamenti che termineranno con la diretta televisiva nazionale della santa messa di domenica 23 settembre.
Molti i nomi degli artisti, dal Bastarolo al Naselli, dall'Avanzi al Massari, dal Cesi al Bononi, legati alle opere pittoriche che nei mesi scorsi sono state sottoposte a un delicato lavoro di restauro e che dall'inizio dell'autunno potranno essere ammirate all'interno del tempio assieme alla seconda parte degli arredi liturgici e dei crocifissi riportati al loro originario aspetto. Mentre le due grandi ancone dei transetti, realizzate dalla bottega di Ercole Aviati, potranno tornare a ospitare le pale del Bastianino raffiguranti l'Ascensione di Cristo e il Giudizio Universale, concesse dalla Soprintendenza di Brera sotto la cui tutela sono pervenute a seguito delle soppressioni napoleoniche.
L'intervento delle prossime settimane andrà così a completare l'opera di restauro architettonico e di recupero del patrimonio artistico del tempio, la cui fase iniziale, presentata alla città il 3 dicembre scorso, con la riapertura dell'edificio al culto, ha già attirato a San Cristoforo, in questi sette mesi, circa 16mila visitatori. Un'impresa che, dal 2004, ha visto l'impegno congiunto dell'Amministrazione comunale, proprietaria dell'edificio, e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, e che dal 21 settembre prossimo restituirà alla città e ai suoi visitatori il quattrocentesco tempio rossettiano nella sua recuperata veste di grande museo sacro.
Durante il periodo di chiusura del tempio (dal 23 luglio al 21 settembre) le cerimonie funebri verranno celebrate nel Famedio della Certosa.