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L'8 settembre al Pac l'inaugurazione della mostra sull'artista svizzero

Alexander Hahn, pioniere della videoarte alle prese con il Ciclo dei Mesi

31-08-2007 / Giorno per giorno

Un dialogo tra moderne tecnologie digitali e arte figurativa rinascimentale, tra immagini specchio del presente e affreschi dell'universo quattrocentesco. Aspira a un'ideale congiunzione tra la contemporaneità dell'arte elettronica e il classicismo dei dipinti di Schifanoia la monumentale video-proiezione realizzata da Alexander Hahn appositamente per Ferrara e in mostra dal 9 settembre al 14 ottobre prossimi al Padiglione d'arte contemporanea. Creata su invito delle Gallerie d'Arte moderna e contemporanea di Ferrara "The propitious stars and the master of the staring eyes" sarà esposta assieme a una serie di altre opere del videoartista svizzero e riunite per la prima rassegna monografica a lui dedicata in Italia, con il titolo "La Signoria degli Astri".
L'inaugurazione, alla presenza del sindaco Gaetano Sateriale, è prevista per sabato 8 settembre alle 18,30, nell'ambito delle iniziative di Ferrara città del Rinascimento. La rassegna, che gode del patrocinio e del contributo della Fondazione svizzera per la cultura "ProHelvetia", è curata da Daniele Gasparinetti di Xing e da Maria Luisa Pacelli delle Gallerie d'Arte moderna e contemporanea di Ferrara.
Ispirata alla monumentalità del quattrocentesco ciclo dei Mesi, l'opera principe della mostra si articola come un grande video-affresco: su una parete di 14 metri scorre un flusso continuo di immagini trasmesse da 3 proiettori collegati ad altrettanti lettori sincronizzati. Attraverso una sequenza di dodici tableaux-vivants (uno per ogni mese rappresentato nel ciclo degli affreschi ferraresi) Hahn intesse una rappresentazione a più facce della vita nel XXI secolo, così come i pittori impegnati a Schifanoia avevano composto un ritratto ideale e simbolico del loro universo cortese, sotto il dominio del duca Borso.
Scene riprese dall'artista nella Ferrara contemporanea si alternano ad altre girate a New York e ad Amman, in Giordania; a queste si aggiungono brevi spezzoni di video con ambientazioni rurali e di periferia urbana. Sullo sfondo di un paesaggio fantastico generato digitalmente, le immagini evocano una città immaginaria, al di là di ogni confine politico, geografico o cronologico, che riflette l'esistenza nella nostra contemporaneità.
Le altre opere selezionate per la mostra ripercorrono la ricerca portata avanti da Hahn dal 1987 ad oggi, testimoniando ad esempio il suo interesse per il cosmo, come "My own private universe", installazione del 1999 composta da tre video-animazioni in computer grafica e ispirata al planetario commissionato da papa Urbano VIII a Tommaso Campanella. Al tema della percezione del tempo sono invece dedicate "Plant cycle", natura morta realizzata in 3D, che mostra il ciclo vitale di una pianta, dalla nascita fino al deperimento per autocombustione, e "The early morning redness in the east", ripresa, della durata di 24 ore, di uno scorcio dell'appartamento newyorchese dell'artista. "I came here to sleep" del 1996 e "Occurrence on Broadway and Columbus", del 2005, sono invece due video-proiezioni su schermo circolare che affrontano il tema della memoria in una prospettiva dagli echi warburghiani.

Dal 9 settembre la mostra sarà aperta al pubblico al Padiglione d'arte contemporanea di palazzo Massari (corso Porta Mare, 5) dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Biglietto d'ingresso 3 euro , ridotto 2 euro (giovani dai 18 ai 30 anni titolari della carta giovani, over 65 anni, studenti universitari, categorie convenzionate). Per le scuole ingresso gratuito, per i gruppi (almeno 10 persone) 2 euro.

Per informazioni: call center Ferrara mostre e musei tel. 0532 244949, diamanti@comune.fe.it