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L'inaugurazione con Fausto Bertinotti

L'arte nell'età di Borso, in mostra il trionfo del mecenatismo estense

22-09-2007 / Giorno per giorno

"L'impressione è quella di aver toccato una vetta molto elevata nella nostra programmazione culturale, al punto che in futuro si potrà forse parlare di 'un prima e un dopo' la mostra sull'arte nell'età di Borso". Così il sindaco Gaetano Sateriale ha presentato alla stampa l'esposizione "Cosmè Tura e Francesco del Cossa. L'arte a Ferrara nell'età di Borso d'Este", che sarà inaugurata oggi alle 17,30 alla presenza del presidente della Camera dei deputati Fausto Bertinotti e che sarà aperta al pubblico a palazzo dei Diamanti e a palazzo Schifanoia da domani, domenica 23 settembre, al 6 gennaio prossimo.
La rassegna di palazzo dei Diamanti, curata da Mauro Natale, ricostruisce uno dei capitoli più significativi dell'arte della nostra città. Si deve infatti a Borso d'Este il rinnovamento della cultura figurativa che ha reso celebre l'arte ferrarese del Quattrocento. Sebbene le cronache antiche e gli osservatori contemporanei descrivano il duca come un uomo vanitoso, preoccupato della propria immagine più che del destino delle arti, oggi sappiamo che il linguaggio fantasioso ed espressivo, che rende riconoscibile fra mille un'opera ferrarese, è nato proprio sotto il suo governo, come espressione peculiare del gusto del signore e della sua corte.
La mostra consente di rivedere a Ferrara, nel contesto per il quale erano stati creati, i capolavori che arricchivano i palazzi e le chiese della città estense negli anni della signoria di Borso. In questa stagione, il ruolo giocato dai due grandi protagonisti dell'Umanesimo estense, Cosmè Tura e Francesco del Cossa, è fondamentale. La ricchissima selezione delle opere offre la possibilità di apprezzare l'evoluzione del loro stile e la loro influenza sul panorama artistico ferrarese e non solo. Un altro merito di questa mostra è rappresentato dalla possibilità di rivedere il Salone dei
Mesi di Palazzo Schifanoia, uno dei cicli decorativi più importanti del Rinascimento italiano, nel contesto dell'arte del suo tempo, inserito nelle dinamiche della cultura di corte e del rigoglioso sviluppo artistico che caratterizza la Ferrara di quegli anni.
Ampia documentazione delle indagini che hanno affiancato la realizzazione della rassegna è contenuta nel catalogo che la accompagna e che contribuisce alla comprensione di questa stagione affascinante e originale della storia dell'arte italiana.
L'evento espositivo rappresenta uno dei più significativi appuntamenti del progetto Ferrara città del Rinascimento che, nel corso del 2007 e del 2008, renderà la città teatro di un fittissimo calendario di iniziative idealmente ricollegate a quella che fu, senza ombra di dubbio, l'età dell'oro della sua storia. L'intento è quello di promuovere un autentico ritorno al Rinascimento, inteso non solo come rivisitazione e riappropriazione del passato, ma anche come traduzione contemporanea della vivacità culturale e della tensione intellettuale che ha caratterizzato la Ferrara degli Este: fucina di cultura, musa delle arti, della musica e del teatro, cantiere di sperimentazione urbanistica, crocevia della civiltà europea.