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Riprendono dal 28 settembre gli incontri della Scuola della nonviolenza

Reti e iniziative di donne per la pace nel mondo

24-09-2007 / Giorno per giorno

La Scuola della Nonviolenza riprende la propria attività cittadina con un ciclo intitolato Reti ed iniziative di donne per la pace nel mondo. Sono proprio le donne, infatti, che in molte situazioni di conflitto tessono reti di solidarietà che vanno oltre i confini e le appartenenze etniche, politiche, religiose.
Durante il ciclo di incontri, patrocinato da Comune e Provincia di Ferrara - Progetto Ferrara Città per la Pace, saranno presentate esperienze di costruzione di pace dai Balcani, al Medio Oriente, all'Africa, richiamando l'attenzione sulla particolare responsabilità del nostro Paese e dell'Europa.

Il primo incontro si terrà venerdì 28 settembre, alle 21, nella sede dell'Aias, in via Cassoli 25/I, con l'intervento di Irfanka Pasagic su Adopt Srebrenica: un progetto di dialogo e convivenza.
Il 3 ottobre, alle 21, al Ridotto del Teatro Comunale, avrà luogo l'intervento dal titolo "Per una giusta pace tra Palestina e Israele" di Wafa Abdel Rahman, direttrice della Filastiniyat Organisation, e di Aida Touma Sliman, direttrice della Women against violence organisation, insieme a Wada Chakhtoura, libanese, ospiti di Ferrara per partecipare alla marcia Perugia Assisi, ONU dei popoli.
Il ciclo sarà concluso il 15 ottobre alle 21, alla sede dell'Aias, da Lisa Clark, di Beati i costruttori di pace, sul tema "Un futuro senza atomiche".

Irfanka Pasagic, psichiatra, presidente dell'associazione Tuzlanska Amica, è particolarmente impegnata nel progetto di Adopt Sebrenica.
Il progetto, condiviso dalla Fondazione Langer di Bolzano, indica le condizioni per una ripresa di convivenza civile nella conoscenza della strage di più di 8.000 persone (avvenuta nella totale indifferenza dell'Europa e del mondo), nel riconoscimento delle vittime, nella condanna dei mandanti e degli esecutori, nell'assistenza alle donne e ai bambini vittime della guerra, nel necessario sostegno alla cittadinanza di Srebrenica, che soffre per le conseguenze a lungo termine della violenza, dello sterminio, della congiura del silenzio.
La Rete Lilliput di Ferrara ha destinato a questo progetto nell'anno passato, e si appresta farlo quest'anno, un consistente contributo risultante dall'adesione di molte persone alla campagna di Obiezione alle Spese Militari.

In collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato di Ferrara

(Comunicato a cura degli organizzatori)