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Il 7 dicembre terzo appuntamento con Ostage teatro

Il "Quadro" di Nicola Galli sul palco della sala Estense

05-12-2007 / Giorno per giorno

Sarà Nicola Galli, giovane attore e regista alla sua prima esperienza scenica, a intrattenere il pubblico della sala Estense, con lo spettacolo "Quadro", venerdì 7 dicembre alle 21 per il terzo appuntamento con Onstage teatro.
Promossa dall'Amministrazione comunale, la rassegna intende offrire ai gruppi teatrali cittadini la possibilità di esibirsi dal vivo sul palco del teatro di piazza Municipio, come avviene per le band musicali ferraresi con il programma di concerti Onstage già alla sua seconda edizione.
Fino al prossimo mese di maggio le diverse compagnie locali presenteranno alla città le loro produzioni, offrendo un saggio della varietà di tendenze e linguaggi che caratterizzano il teatro contemporaneo, da quello di ricerca al dialettale, dal comico al cabarettistico, fino al musical, a testimonianza dell'attuale vitalità ferrarese nel campo delle arti performative.
L'ingresso allo spettacolo è gratuito.
I prossimi appuntamenti con Ostage teatro sono previsti per venerdì 14 dicembre, sempre alle 21, con "I Menaecmi 1486" della Compagnia del Vado, e venerdì 25 gennaio con lo spettacolo "Arsenico e vecchi merletti" proposto dalla Compagnia.
I gruppi teatrali interessati a partecipare alla rassegna possono contattare l'Ufficio Giovani Artisti del Comune di Ferrara, in via De Romei 3 (tel. 0532 418306 / 329 7080277, email artisti@comune.fe.it).

La scheda a cura degli organizzatori:

Iscritto all'indirizzo musico-teatrale presso l'Istituto "G. Carducci" di Ferrara, Nicola Galli ha alle spalle diversi anni di ginnastica artistica, e da alcuni anni studia ed approfondisce i linguaggi dell'arte scenica, frequentando i laboratori teatrali organizzati dal Teatro Nucleo di Ferrara.
"Quadro" vuol essere una ricerca sul linguaggio espressivo e sulla comunicazione corporea, una danza, un vero e proprio messaggio benaugurante. Un quadro diverso, puro, non conforme al resto dell'arte entra in scena; vuole uscire dalla sua cornice che lo contiene, che contiene tutta la sua felicità e la voglia di farsi sentire.
Assieme al suo ciuco che trasporta la sua immensa tela variopinta, "Quadro", attraverso la danza, continua senza sosta ad espandere il suo essere: affronta battaglie, comunica con la società chiusa che non vuole restare a guardarlo ma preferisce scagliargli contro giudizi, mostra il suo carattere aggressivo come il fuoco, limpido come l'acqua, leggero come il vento e primordiale come la terra.
"La società è come un enorme quadro che racchiude tante piccole cornici". Una società racchiusa in una campana di vetro, in un guanto, che non vuole uscire, che non vuole provare nuove emozioni, intrappolata in un'intrecciata ragnatela senza scampo. In questo spettacolo, un semplice quadro vuole liberare la società da tutti i suoi pregiudizi attraverso la danza e con un semplice messaggio corporeo: "Uscite dalla vostra cornice!".