Il progetto di scambio umanitario e sportivo ha coinvolto Prosport
Le Mura Estensi hanno accolto le promesse dell'atletica eritrea
18-01-2008 / Giorno per giorno

Tre promesse dell'atletica nazionale eritrea e il loro allenatore sono stati ricevuti questa mattina nella sede dell'assessorato di via De Romei e con l'assessore Davide Stabellini, il responsabile di Prosport Massimo Magnani e la presidente dell'Associazione Italia Eritrea Onlus Lidia Corbezzolo hanno raccontato la loro permanenza in Italia per quindici giorni, otto dei quali trascorsi nella nostra città nell'ambito si un progetto umanitario "He.M.E.A" (Health and Methods pro Eritrean Athletes, Salute e Metodi per gli Atleti Eritrei). Il progetto, che ha l'obiettivo principale di contribuire a formare sul territorio eritreo le competenze per sviluppare le attività sportive, prevede una serie di interventi e scambi culturali e scientifici, compresa la realizzazione di un centro medico sportivo nella capitale Asmara. La nostra città è stata coinvolta in questa operazione grazie all'intesa stipulata da Prosport, la società sportiva estense diretta dall'ex olimpionico della maratona Magnani, con la Federazione Atletica dell'eritrea e l'Associazione Italia Eritrea Onlus. Tutti i partecipanti all'incontro e in particolare il gruppo dei giovani atleti eritrei, hanno sottolineato la positiva accoglienza della città sotto tutti i punti di vista, compresa la cucina tradizionale ferrarese che hanno avuto occasione di conoscere, nonché l'utilizzo delle strutture sportive cittadine. Questi i nomi dei componenti la spedizione eritrea: Bereket FESAHAYE (insegnante di educazione fisica, accompagnatore); Adhanom ABRAHA (cat. maschile, classe '77, 7° al cross del Campaccio in 30'09", 6° al cross della Val Lagarina 26'42"); Eyob MEBRATU (cat. maschile, classe '88, 16° al cross del Campaccio in 30'57", 12° al cross della Val Lagarina in 27'35"; Amleset TEWELDE (cat. femminile, classe '89, 17.ma al cross del Campaccio in 21'16", 6.a al cross della Val Lagarina in 19'57". Domani gli atleti ritorneranno in patria riportando ai tanti compagni di squadra l'esperienza umana e sportiva acquisita nel nostro Paese e la condivisione di grandi passioni come lo sport dell'atletica e la bicicletta, in Eritrea lo sport più diffuso.