Al via una serie di iniziative in vista dell'apertura del Museo nazionale dell'Ebraismo
Nel "Processo a Dio" le domande sulla Shoah
19-03-2008 / Giorno per giorno

"Questo spettacolo rappresenta il primo passo in vista della futura apertura a Ferrara del Museo nazionale dell'Ebraismo italiano e della Shoah". Così il sindaco Gaetano Sateriale ha motivato la presenza in conferenza stampa dell'attrice Ottavia Piccolo, impegnata in questi giorni al teatro Comunale con "Processo a Dio", includendo l'opera nell'ambito di una serie di iniziative che saranno promosse per testimoniare la memoria del genocidio degli ebrei. "Il testo - ha spiegato Piero Stefani, rappresentante in pectore del comitato scientifico del Museo - ha la capacità di fare interagire la specificità e l'universalità del dramma. Questa stessa capacità dovrà avere il museo", ove "ci sarà spazio anche per conferenze spettacolo", ha aggiunto il sindaco, annunciando che nei prossimi mesi in città saranno organizzate presentazioni librarie, mostre, conferenze e letture sui temi della Shoah e dell'antica cultura ebraica.
"Processo a Dio non formula sentenze ma pone domande - ha precisato Ottavia Piccolo - e l'interrogativo è per tutti lo stesso: dov'è Dio o dov'è l'uomo, a seconda che la prospettiva sia quella di un credente o di un non credente. Il pubblico ha dato prova di grande partecipazione e senso di compassione, come argomenti di questo tipo sollecitano".
Alla conferenza stampa hanno presenziato anche l'assessore alla Cultura Massimo Maisto, gli attori Vittorio Viviani ("Siamo prima cittadini poi lavoratori dello spettacolo e quest'opera ci gratifica moltissimo"), Silvano Piccardi, Olek Mincer (ebreo tedesco che si è dichiarato stupito e confortato dal coinvolgimento degli spettatori) e il produttore Fioravante Cozzaglio, che ha richiamato la necessità di "dare un senso civile al teatro".