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Inaugurata la mostra alle Grotte del Boldini

"I colori del dialogo": espressioni artistiche dal carcere

01-04-2008 / Giorno per giorno

"I colori del dialogo": è questo il titolo della mostra degli elaborati artistici realizzati dai detenuti della Casa Circondariale di Ferrara inaugurata oggi, giovedì 3 aprile) alle Grotte del Boldini (via Previati 18) alla presenza, tra gli altri, dell'assessore comunale Maria Giovanna Cuccuru, il direttore della casa circondariale Francesco Cacciola e della curatrice Annie Botti.
L'esposizione, che resterà aperta fino al prossimo 16 aprile (tutti i giorni dalle 16 alle 21), è organizzata in collaborazione dall'assessorato alla Salute e Servizi alla Persona del Comune e dalla Casa Circondariale cittadina e propone al pubblico i dipinti realizzati dagli allievi del corso di pittura curato da Annie Botti, volontaria all'interno del carcere. E' una vetrina all'esterno della Casa Circondariale per comunicare con la società, per mostrare la creatività e l'impegno dei detenuti, segni tangibili del lungo processo di riabilitazione che stanno compiendo. I quadri sono in vendita e con il ricavato saranno acquistati materiali utili alla realizzazione di prossimi corsi di pittura all'interno della casa circondariale di via Arginone.

Il Carcere e la Città: parlare di detenuti e di reinserimento
La programmazione delle azioni comprese nel Piano Sociale di Zona, a partire dal 2005, ha reso possibile l'intensificazione dei rapporti tra l'Istituto Carcerario di Ferrara, le Istituzioni locali, e gli organismi del Terzo Settore, al fine di favorire la conoscenza reciproca circa i bisogni e le risorse, e di facilitare il percorso di reinserimento delle persone nel contesto sociale allo scadere del loro periodo di detenzione.
Sul carcere e sull'esecuzione penale si intersecano molte questioni: sociali, culturali, politiche, gestionali.
Il trinomio "legalità, benessere, sicurezza" non può essere garantito solo dalla detenzione dei condannati, ma soprattutto dal tempestivo sforzo di riabilitazione, tramite i piani di trattamento e le misure alternative: statistiche alla mano, sono questi sforzi che riducono davvero la recidività, a tutto vantaggio della collettività e della persona condannata.
Emerge allora, un'esigenza di maggiore integrazione tra politiche sociali e del lavoro: per quanto siano singolarmente di buon livello scarseggiano strumenti di intervento che tengano insieme queste due dimensioni. Soprattutto per le persone condannate e ex detenute, sono fasi inscindibili per favorire la riabilitazione e la qualità di vita
a cura dell'assessore alla Salute e Servizi alla Persona del Comune Maria Giovanna Cuccuru e del direttore della Casa circondariale di Ferrara Francesco Cacciola: