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Dal 17 aprile cinque rappresentazioni a cura dell'associazione Balamòs

"(R)esistenze": il teatro a servizio della memoria

11-04-2008 / Giorno per giorno

Un viaggio della memoria laddove storia della Resistenza e vicende di vita quotidiana hanno dato vita a un intreccio di emozioni e sentimenti da tramandare nel tempo. Con il suo bagaglio di storie e testimonianze lo spettacolo "(R)esistenze" che l'associazione culturale Balamòs porterà in scena dal 17 aprile in cinque diversi luoghi della città, racconta la Ferrara degli ultimi anni della seconda guerra mondiale, ricostruendo episodi e situazioni carichi di drammaticità.
Il progetto, che gode del sostegno dell'assessorato alla Cultura e Pubblica istruzione del Comune, oltre che del teatro Comunale, dell'Istituto di Storia contemporanea, del Centro Teatro Universitario, dell'Ancescao, dell'Anpi e dell'Arci, è frutto di un laboratorio teatrale avviato nel 2006 dall'associazione Balamòs assieme all'associazione Il Passator Cortese e che ha avuto poi ulteriori sviluppi e diverse rappresentazioni.
"(R)esistenze - ha spiegato stamani in conferenza stampa il direttore artistico di Balamòs Michalis Traitsis - è uno studio teatrale ispirato al romanzo verità di Nico Landi "Una storia di Storia". Si tratta dell'elaborazione di alcune vicende di vita quotidiana e di fatti storici accaduti nel ferrarese durante il periodo della Resistenza, tra cui l'eccidio dei dieci martiri di Porotto. Tra gli obiettivi del nostro lavoro - ha continuato Traitsis - vi è quello di far incontrare generazioni diverse, dando l'opportunità ai giovani di oggi di entrare in contatto con persone che hanno vissuto in quel periodo, per mantenere viva la memoria storica".
Interpreti dello spettacolo saranno due allievi del laboratorio teatrale dell'associazione: Gilberto Pocaterra ed Elisabetta Zappaterra, diretti dallo stesso Traitsis e accompagnati dalla fisarmonica di Lara Patrizio. Fulcro della narrazione sarà il racconto della vita quotidiana di un gruppo di giovani ragazzi ferraresi, con le loro inquietudini e il loro impegno civile, tra lavoro, persecuzioni e fucilazioni pubbliche, feste ufficiali e clandestine, e poi l'arrivo degli alleati, la pace, le vendette.
"Quella proposta da Balamòs - ha sottolineato l'assessore Massimo Maisto - è un'operazione culturale di qualità, nata in ambito locale come sviluppo di un lavoro didattico, e mirata a sollecitare la riflessione su quello che è stata la nostra Resistenza. Ma è anche il frutto di un complesso intreccio di collaborazioni tra tanti soggetti del territorio, che ci consentirà di portare la rappresentazione in cinque diversi luoghi della città, con l'auspicio di una buona risposta da parte del pubblico".
"Intento principale di questo progetto - ha aggiunto Daniele Civolani dell'Anpi Ferrara - è quello di trasmettere ai giovani di oggi, attraverso i mezzi della narrazione e del teatro, le emozioni, il senso della vita e il senso della morte percepiti da loro coetanei vissuti in un periodo difficile come quello della seconda guerra mondiale".
Soddisfazione per i risultati della rete di collaborazioni instaurata è stata espressa anche da Marino Pedroni del Teatro Comunale e da Paolo Marcolini dell'Arci convinti della validità dello strumento teatrale come veicolo della memoria a beneficio dei più giovani.

Questo il programma delle rappresentazioni:
Giovedì 17 aprile alle 9,45 al centro sociale Rivana Garden (via G. Pesci 181)
Sabato 19 aprile alle 9,45 al Centro teatro universitario (via Savonarola 19)
Lunedì 21 aprile alle 9,30 al teatro della scuola media di Casumaro
Mercoledì 23 aprile alle 21 al circolo Arci di Fondoreno (via Civetta 53)
Venerdì 25 aprile alle 18,15 nel secondo chiostro di San Paolo (via Boccaleone 19)

b>LA SCHEDA a cura dell'associazione Balamòs
"(R)esistenze" - Il laboratorio
L'intento degli allievi del laboratorio è stato quello di addentrarsi nella memoria storica intrecciandola con la propria memoria emotiva attraverso il linguaggio teatrale. Il tentativo è stato quello di vivificare ricordi, immagini, testimonianze attraverso la rievocazione di storie, semplici e complesse insieme, tramandate come orme preziose dalle persone che hanno vissuto un periodo di rara intensità, non solo politica e sociale ma anche esistenziale.
Ci ha accompagnato il desiderio di srotolare i gomitoli del passato per ri-tesserli con gli occhi di nuove generazioni, attente a non perderne i fili.
Ci ha accompagnato anche l'immagine di parole, suoni ed emozioni che rimbalzano come echi da una generazione all'altra, da coloro che hanno originato le storie a quelli che le hanno raccolte, a noi, giovani o meno giovani, che ci siamo preparati a raccontarle con il cuore.
L'intero percorso laboratoriale non è stato comunque il preludio di una spettacolarizzazione evidente: non l'ha esclusa, ma nemmeno l'ha prediletta a scapito del processo creativo. Ed è soprattutto questo processo di conoscenza, emozioni e memorie- storiche e personali- che vuole misurarsi con gli spettatori attraverso un evento teatrale e offrirsi come momento di condivisione con i presenti del lavoro e del percorso fatto dagli allievi insieme al conduttore.

(R)esistenze. Storie della Resistenza tra Ferrara e Porotto
(R)esistenze è uno studio teatrale ispirato al libro romanzo-verità di Nico Landi dal titolo "Una storia di Storia".
Si tratta dell'elaborazione di alcune vicende, micro-storie di vita quotidiana nel Ferrarese, e di fatti storici accaduti tra Ferrara e Porotto durante il periodo della Resistenza (1943-1945).
Questo studio teatrale cerca di ricostruire alcuni significativi episodi della Resistenza ferrarese.
Si racconta la vita quotidiana di un gruppo di giovani ragazzi ferraresi, si raccontano le loro relazioni, le loro inquietudini, il loro impegno civile, la loro vita di tutti i giorni tra lavoro, persecuzioni fasciste, tradimenti, fucilazioni pubbliche, feste ufficiali e clandestine, l'arrivo degli alleati, la pace, le vendette.
Scorrono le immagini della storia ferrarese di un passato non troppo lontano, la persecuzione fascista, la Resistenza, gli eccidi di Castello, gli eccidi della Certosa, gli eccidi di Porotto-Fondoreno-Borgo Scoline, il carcere di Via Piangipane, la caserma militare di San Giorgio, la stampa clandestina, i bombardamenti del territorio ferrarese, la fame, il freddo.
Scorrono anche le immagini del territorio ferrarese, i paesaggi d'inverno, la campagna in primavera, il mercato di Ferrara di Lunedì, l'ufficio della deportazione di Porta Mare, il ghetto, Via Darsena, Corso Isonzo, il ponte dell'Impero, Corso Roma, Via Salinguerra, il Castello, il percorso da Ferrara a Porotto, Via Arginone, Via Vecchio Reno, il rifugio dei civili, il canale di Poatello, il paese di Porotto.
La storia della Resistenza e del eccidio dei dieci martiri di Porotto vuole essere rappresentata con obiettività e grande intensità emotiva.

Balamòs è un'associazione culturale che si occupa della promozione e valorizzazione della cultura teatrale. Opera sul territorio nazionale ed internazionale con progetti specifici nella scuola pubblica di tutti i gradi, l'Università, strutture del disagio fisico e psichico, comunità di recupero di tossicodipendenti, istituti penitenziari, quartieri degradati.
Il fondatore, nonché responsabile e coordinatore delle attività dell'associazione è Michalis Traitsis, sociologo, attore e pedagogo teatrale, laureato in Sociologia e diplomato in Giornalismo all'Università di Urbino.

Associazione Culturale "Balamòs"
Via Belli 5
44100 Ferrara
Tel.: 0532 903653
E-mail:info@balamos.it
Web-site: www.balamos.it