Con Amelio e Kassovitz prosegue la rassegna di film al Boldini
Nuovi appuntamenti cinematografici per il Cittàterritorio festival
17-04-2008 / Giorno per giorno

"Il Ladro di bambini" di Gianni Amelio e "L'Odio" di Mathieu Kassovitz. Sono queste le due pellicole in programma per la serata di domani, venerdì 18 aprile, rispettivamente alle 18 e alle 21, alla sala Boldini, nell'ambito della rassegna cinematografica organizzata dal circolo Arci Louise Brooks per il Cittàterritorio festival. L'iniziativa, incentrata sul tema delle trasformazioni urbane e della vita nelle periferie, si concluderà sabato con "Brutti, sporchi e cattivi" di Ettore Scola (alle 18) e "La Schivata" di Abdel Kechiche (alle 21). Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito.
LA SCHEDA a cura del circolo Arci Louise Brooks
Dopo Le mani sulla città di Francesco Rosi e Due o tre cose che so di lei di Jean-Luc Godard, continua la rassegna cinematografica del Cittàterritorio festival con altri due capolavori del panorama cinematografico diretti da due maestri d'eccezione.
Venerdì 18 aprile alle 18 verrà proiettato "Il ladro di bambini" di Gianni Amelio. L'opera ritrae e delinea il profilo di una società che deruba i bambini della propria infanzia e che tiene in bassa considerazione i diritti ed i doveri di ciascuno, attraverso l'analisi del carattere di tre personaggi scossi da conflitti reciproci che vengono ripetutamente a trovarsi in situazioni e paesaggi pervasi da squallore e provvisorietà.
Con questo lavoro Gianni Amelio ha vinto il premio speciale della giuria al Festival di Cannes, il David di Donatello nel 1992 per il miglior film, miglior regia e miglior montaggio, miglior musicista e migliore produzione. Il Ladro di bambini ha inoltre vinto il premio come miglior film all' European Film Awards nel 1992. Nel 1993 ha vinto il Nastro D'argento per la miglior regia.
La rassegna proseguirà alle 21 con il film "L'Odio" del regista Mathieu Kassovitz, vincitore del premio per la miglior regia al Festival di Cannes nel 1995. In quest'opera il regista annuncia fin dalle prime immagini la sua intenzione di realizzare un pamphlet sulla caduta irreversibile della Francia, della società occidentale distrutta dall'odio, prendendo come pretesto i disordini scoppiati nelle banlieue di Parigi.